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Vaccino moderna: approvato solo per over 65 e soggetti a rischio?

La FDA ha dato il via libera al vaccino mNEXSPIKE di Moderna, ma con restrizioni. Scopri perché questa decisione sta sollevando preoccupazioni e quali sono le implicazioni per la campagna vaccinale 2025-2026.
  • Approvato mNEXSPIKE di Moderna, con efficacia relativa del 9,3%.
  • Efficacia del 13,5% negli adulti sopra i 65 anni.
  • Oltre 47.000 americani deceduti per Covid solo lo scorso anno.

Approvazione FDA per il vaccino mNEXSPIKE di Moderna: Un’analisi approfondita

La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha dato il via libera al vaccino anti-Covid di seconda generazione di Moderna, denominato mNEXSPIKE, ma con alcune restrizioni significative. L’approvazione è limitata agli adulti dai 65 anni in poi e alle persone tra i 12 e i 64 anni con almeno un fattore di rischio definito dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Questa decisione rappresenta un cambiamento rispetto all’approvazione precedente, che estendeva l’uso del vaccino Moderna a tutti i soggetti dai 12 anni in su.
La decisione della FDA è stata preceduta da un annuncio del segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., il quale aveva espresso l’intenzione di rimuovere i vaccini anti-Covid dal programma vaccinale federale per bambini e donne in gravidanza. Ciononostante, i CDC hanno successivamente rilasciato nuove raccomandazioni che si pongono in contraddizione con tale dichiarazione, confermando l’inclusione dei vaccini nel programma per i bambini sani a partire dai sei mesi di vita.

Il vaccino mNEXSPIKE, destinato a essere utilizzato come richiamo, ha dimostrato una superiorità rispetto al vaccino originale in uno studio clinico di fase 3 condotto su 11.400 partecipanti. I dati hanno evidenziato un’efficacia relativa maggiore del 9,3% nelle persone di 12 anni e oltre e del 13,5% negli adulti di età pari o superiore a 65 anni. Il vaccino sarà a disposizione per i soggetti rientranti nelle categorie stabilite, tra cui coloro con condizioni preesistenti come asma, patologie croniche dei polmoni o dei reni, o diabete, durante la stagione delle malattie respiratorie 2025-2026.

Preoccupazioni e limitazioni dell’approvazione

Nonostante l’approvazione, alcuni medici esprimono preoccupazioni riguardo alle limitazioni imposte. Jennifer Nayak, professoressa associata di pediatria presso l’Università di Rochester, ha osservato che quasi la metà dei bambini ricoverati in ospedale a causa del Covid-19 non presenta una patologia preesistente diagnosticata. Restringere la vaccinazione ai soli bambini con condizioni mediche preesistenti potrebbe escludere una quota considerevole della popolazione infantile più vulnerabile all’infezione virale.

Il vaccino mNEXSPIKE agisce istruendo l’organismo a sintetizzare una proteina specifica che supporta il sistema immunitario nella prevenzione di determinate patologie. A differenza del vaccino iniziale, che prende di mira l’intera proteina Spike presente sulla superficie del virus, il nuovo preparato si concentra esclusivamente su due sezioni. Questa modifica rende il vaccino più stabile se conservato a temperatura di frigorifero, semplificandone la distribuzione in alcune aree del globo, e più performante a dosaggi ridotti.

Profilo di sicurezza e possibili effetti collaterali

Nella fase di sperimentazione clinica, il vaccino mNEXSPIKE ha mostrato un quadro di sicurezza comparabile a quello del prodotto originale, con un numero inferiore di reazioni a livello locale e reazioni sistemiche simili. I disturbi più frequentemente riportati comprendono dolore nella zona dell’iniezione, sensazione di stanchezza, cefalea e dolori muscolari. Ciononostante, Moderna ha elencato ulteriori potenziali rischi, quali:
Reazione allergica grave (che si manifesterebbe entro un’ora) con possibili difficoltà respiratorie, gonfiore del volto o della gola, eruzione cutanea, accelerazione del battito cardiaco o vertigini. Miocardite (infiammazione del muscolo del cuore) o pericardite (infiammazione dello strato esterno del cuore), in particolare nei soggetti di sesso maschile di età compresa tra 12 e 24 anni; i sintomi includono dolore al petto, difficoltà a respirare e percezione di un battito cardiaco rapido o irregolare.

Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna, ha dichiarato che l’approvazione da parte della FDA del vaccino mNEXSPIKE aggiunge un nuovo importante strumento per contribuire a proteggere le persone ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19. Ha sottolineato che “il Covid-19 continua a rappresentare una seria minaccia per la salute pubblica, con oltre 47.000 americani deceduti a causa del virus solo lo scorso anno”.

Implicazioni strategiche e prospettive future: un nuovo paradigma nella vaccinazione?

L’approvazione del vaccino mNEXSPIKE di Moderna, sebbene con restrizioni, segna un passo avanti significativo nell’evoluzione delle strategie di vaccinazione contro il Covid-19. La focalizzazione su specifici segmenti della popolazione, basata su fattori di rischio e fasce d’età, potrebbe rappresentare un modello per future campagne vaccinali, consentendo una maggiore efficacia e una migliore allocazione delle risorse. La capacità del vaccino di essere conservato più facilmente e di essere efficace a dosi più basse rappresenta un vantaggio logistico significativo, soprattutto per i paesi con infrastrutture sanitarie limitate. Tuttavia, le preoccupazioni sollevate da alcuni medici riguardo all’esclusione di una parte della popolazione infantile vulnerabile devono essere attentamente considerate e affrontate.

Amici lettori, riflettiamo un attimo. Nel mondo dell’innovazione farmaceutica, un concetto base ma fondamentale è la target therapy. Immaginate un farmaco che, invece di colpire indiscriminatamente tutte le cellule, si concentra solo su quelle malate. Ecco, il vaccino mNEXSPIKE di Moderna, con la sua approvazione limitata a specifici gruppi di popolazione, si avvicina a questa idea.

E se volessimo spingerci oltre? Pensiamo alla personalized medicine, un approccio ancora più avanzato che adatta le terapie alle caratteristiche genetiche individuali. Forse, in futuro, vedremo vaccini anti-Covid “su misura”, progettati per massimizzare l’efficacia e minimizzare gli effetti collaterali in base al profilo genetico di ciascuno di noi.
Vi invito a considerare che l’innovazione farmaceutica non è solo una questione di scienza e tecnologia, ma anche di etica e responsabilità sociale. Come possiamo garantire che i benefici di queste nuove terapie siano accessibili a tutti, indipendentemente dal loro status socio-economico? Questa è una domanda cruciale che dobbiamo porci, perché la salute è un diritto fondamentale, non un privilegio.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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