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- Aggrediti due infermieri al pronto soccorso di Corigliano-Rossano.
- Riorganizzazione ospedaliera: sopprimere un pronto soccorso per concentrare risorse.
- Farmaci innovativi: meno pazienti al pronto soccorso.
L’ennesimo episodio di violenza verificatosi al pronto soccorso dell’ospedale Giannettasio di Corigliano-Rossano, dove due infermieri sono stati aggrediti, funge da crudo promemoria delle criticità che affliggono il sistema sanitario territoriale. La cronica carenza di personale, un problema persistente e spesso ignorato, continua a gravare pesantemente sui presidi di primo intervento, rendendo sempre più arduo gestire l’incessante flusso di pazienti.
La situazione, già precaria, raggiunge livelli insostenibili quando l’affluenza di pazienti aumenta, innescando tensioni che, come dimostrato dall’increscioso evento, possono sfociare in atti di violenza. Solo il tempestivo intervento dei Carabinieri ha evitato conseguenze più gravi per i sanitari coinvolti, ora costretti a un periodo di convalescenza, aggravando ulteriormente la già critica situazione del personale.
I servizi, specialmente quelli vitali come il dipartimento di emergenza, funzionano con uno staff insufficiente, forzando gli operatori sanitari a estenuanti turni di lavoro per assicurare la cura dei pazienti. L’immagine emblematica di barelle “recuperate” per sistemare i pazienti in attesa di una visita, che per molti rimane un miraggio, testimonia la gravità della situazione.

La Riorganizzazione Ospedaliera: Una Soluzione Drastica ma Necessaria?
Nonostante gli sforzi profusi dalla Direzione Sanitaria, dalla Direzione Generale dell’ASP di Cosenza e dal Commissario ad Acta per la sanità in Calabria, il problema persiste e genera criticità impressionanti. In questo contesto, ritorna in auge la discussa soluzione della riorganizzazione dei due presidi ospedalieri cittadini, quello di Corigliano e quello di Rossano.
L’idea, rimasta in sospeso per circa quindici anni, propone una mossa estrema ma, forse, indispensabile: sopprimere uno dei due servizi di pronto soccorso, in Corigliano o in Rossano, e unire tutto il personale nell’altro. Una decisione che comporterebbe la consapevolezza di dover rinunciare a un presidio di emergenza, ma che potrebbe rappresentare l’unica via per garantire un servizio più efficiente e rapido all’utenza, concentrando le risorse umane in un’unica struttura.
Tuttavia, l’attuazione di tale soluzione è ostacolata da resistenze politiche a livello locale, che preferiscono mantenere in bilico due presidi tra il vivere e il sopravvivere, alimentando logiche campanilistiche.
- Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire le cose come stanno... 👏...
- Accorpamento dei pronto soccorso? 🤔 Mi sembra una soluzione semplicistica che......
- E se il problema fosse a monte? 🧐 Forse dovremmo ripensare......
- Forse prima di accorpare dovremmo capire perchè la gente si rivolge sempre al pronto soccorso... 🚑...
L’Innovazione Farmaceutica e la Gestione delle Risorse: Un’Analisi Approfondita
L’episodio di violenza al pronto soccorso non è un evento isolato, ma un sintomo di un problema più ampio che affligge il sistema sanitario. La carenza di personale, la pressione sui sanitari e le lunghe attese per i pazienti sono tutti elementi che contribuiscono a creare un clima di tensione e frustrazione.
In questo contesto, l’innovazione farmaceutica può giocare un ruolo cruciale nel migliorare l’efficienza del sistema sanitario e ridurre la pressione sui pronto soccorso. L’introduzione di farmaci innovativi, in grado di curare patologie in modo più efficace e rapido, può ridurre il numero di pazienti che necessitano di ricorrere al pronto soccorso.
Inoltre, l’innovazione farmaceutica può contribuire a migliorare la gestione delle risorse umane. L’introduzione di farmaci che richiedono una minore supervisione medica può liberare risorse umane che possono essere impiegate in altri settori del sistema sanitario.
Verso un Futuro Sostenibile: Un Appello alla Responsabilità
L’innovazione farmaceutica è un elemento fondamentale per garantire un futuro sostenibile al sistema sanitario. Tuttavia, è necessario che l’innovazione farmaceutica sia accompagnata da una gestione efficiente delle risorse e da una politica sanitaria che tenga conto delle esigenze dei pazienti e dei sanitari.
L’episodio di violenza al pronto soccorso è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. È necessario che la politica si assuma le proprie responsabilità e adotti soluzioni drastiche per garantire la dignità del lavoro degli operatori sanitari e il diritto alla cura dei pazienti.
Amici lettori, riflettiamo un attimo. L’innovazione farmaceutica, nel contesto di un sistema sanitario sotto pressione come quello descritto, non è solo una questione di nuove molecole e terapie avanzate. È anche una questione di ottimizzazione delle risorse esistenti. Un farmaco che riduce i tempi di degenza ospedaliera, ad esempio, libera posti letto e personale, alleviando la pressione sui pronto soccorso. Questa è una nozione base, un punto di partenza.
Ma andiamo oltre. Un approccio più avanzato all’innovazione farmaceutica potrebbe consistere nello sviluppo di strumenti diagnostici rapidi e accurati da utilizzare direttamente in pronto soccorso. Immaginate un test che, in pochi minuti, permette di identificare con precisione la causa di un malessere, consentendo ai medici di somministrare immediatamente la terapia più appropriata. Questo non solo migliorerebbe l’efficacia delle cure, ma ridurrebbe anche i tempi di attesa e la frustrazione dei pazienti, contribuendo a disinnescare potenziali situazioni di violenza. L’innovazione, quindi, non è solo una questione di “cosa”, ma anche di “come” e “dove”. E la sua applicazione intelligente può fare la differenza tra un sistema sanitario al collasso e un sistema in grado di rispondere efficacemente alle esigenze dei cittadini. Nonostante le intense attività poste in essere dalla Direzione Sanitaria, dalla Direzione Generale dell’ASP di Cosenza e dal Commissario ad Acta per la salute in Calabria, le difficoltà permangono, generando problematiche di notevole entità.