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- A Verona, arrestati 3 giovani con centinaia di compresse di farmaci.
- Furto ricettari medici: principale fonte ricette false, allarme Federfarma.
- Giovani mixano Lyrica con alcol per indurre euforia.
Ecco l’articolo:
La città di Verona è diventata, suo malgrado, epicentro di un allarmante fenomeno: l’abuso di farmaci come Rivotril e Lyrica, trasformati in una pericolosa “droga dei poveri”. Le autorità hanno scoperto un giro di ricette falsificate, utilizzate per ottenere illegalmente questi medicinali, generando preoccupazione tra i farmacisti e le forze dell’ordine.
L’escalation del fenomeno: ricette false e dark web
Il meccanismo è inquietante: individui si presentano nelle farmacie con ricette contraffatte, spesso create artigianalmente su fogli rubati o abilmente falsificate al computer. Alcuni, più audaci, si riforniscono direttamente dal mercato nero del dark web, dove farmaci come il Fentanyl (la “droga degli zombie” americana) sono facilmente reperibili. Il risultato è un preoccupante aumento del consumo di ansiolitici e analgesici come il Rivotril e il Lyrica, utilizzati non per curare patologie, ma per raggiungere uno stato di alterazione.
La situazione è emersa con l’arresto di tre giovani in Piazza Bra, trovati in possesso di centinaia di compresse di Rivotril e Lyrica, oltre a sostanze stupefacenti. Questo episodio ha portato alla luce un problema già noto ai farmacisti veronesi, che da tempo combattono la piaga delle ricette false.

La risposta dei farmacisti e delle forze dell’ordine
“Non è una sorpresa”, ha dichiarato Federico Realdon, presidente provinciale dell’Ordine dei Farmacisti, sottolineando l’impegno della categoria nel contrastare le ricette false. I farmacisti sono in prima linea, collaborando attivamente con le forze dell’ordine e ricevendo continue circolari per mantenere alta l’allerta. In caso di sospetto, possono temporeggiare, verificando attentamente la validità della ricetta e segnalando eventuali anomalie.
Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona, ha confermato che il furto di ricettari medici è una delle principali fonti di approvvigionamento delle ricette false. L’attenzione su Lyrica, solitamente prescritto per neuropatie gravi, e Rivotril, un ansiolitico, è alta da tempo, data la loro anomala diffusione in Veneto e a Verona.
Arianna Capri, segretario veronese del sindacato nazionale Farmacieunite, ha evidenziato la pericolosità dell’assunzione incontrollata di questi farmaci. I giovani spesso mescolano Lyrica con alcol o altre sostanze stupefacenti per indurre euforia, mentre il Rivotril, con la sua azione disinibente, viene utilizzato impropriamente. Farmacieunite ha più volte segnalato la presenza di ricette fasulle, soprattutto per gli psicofarmaci, e si congratula con le forze dell’ordine per l’operazione di Verona, ribadendo la massima collaborazione.
Le conseguenze legali e i rischi per la salute
Gli arresti in Piazza Bra hanno portato all’incriminazione dei tre giovani per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, furto aggravato e ricettazione. Le indagini hanno rivelato che i tre erano cittadini marocchini irregolari, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.
La Polizia di Stato è intervenuta a seguito della segnalazione del furto di uno smartphone, risalendo ai responsabili grazie alla descrizione fornita da un testimone e alla geolocalizzazione del telefono. Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti i telefoni rubati, hashish, denaro e le centinaia di pastiglie di Rivotril e Lyrica.
È fondamentale sottolineare che l’assunzione incontrollata di questi farmaci può avere conseguenze devastanti per la salute. L’uso improprio di ansiolitici e analgesici può portare a dipendenza, danni neurologici e, in alcuni casi, anche alla morte.
Un appello alla consapevolezza e alla prevenzione
La diffusione di farmaci come droghe da abuso rappresenta una sfida complessa che richiede un approccio multidisciplinare. È necessario sensibilizzare i giovani sui rischi connessi all’uso improprio di questi medicinali, rafforzare i controlli sulle ricette mediche e intensificare la collaborazione tra farmacisti, medici e forze dell’ordine.
La farmacia deve rimanere un punto di riferimento per la tutela della salute, proteggendo i pazienti dall’uso non corretto dei farmaci e contribuendo a prevenire la loro trasformazione in droghe da abuso. La vigilanza e la collaborazione sono fondamentali per contrastare questo fenomeno e proteggere la salute dei cittadini.
Oltre l’emergenza: una riflessione sull’innovazione farmaceutica e i business case
Amici, riflettiamo un attimo. Questa vicenda, purtroppo drammatica, ci pone di fronte a una questione cruciale: il delicato equilibrio tra l’innovazione farmaceutica, la sua accessibilità e il rischio di un suo utilizzo distorto.
Una nozione base di innovazione farmaceutica e business case correlata è che lo sviluppo di nuovi farmaci è un processo lungo, costoso e complesso, che richiede ingenti investimenti in ricerca e sviluppo. Le aziende farmaceutiche, per sostenere questi investimenti, devono necessariamente tutelare i propri brevetti e commercializzare i farmaci a un prezzo che consenta loro di recuperare i costi e generare profitto.
Una nozione più avanzata è che, parallelamente, è fondamentale garantire l’accesso ai farmaci essenziali a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro reddito. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso politiche di prezzo differenziate, programmi di assistenza farmaceutica e la promozione dell’uso di farmaci generici.
Il caso del Rivotril e del Lyrica ci ricorda che, purtroppo, anche i farmaci più efficaci e innovativi possono essere oggetto di abuso, con conseguenze devastanti per la salute pubblica. È quindi necessario un approccio olistico, che tenga conto non solo degli aspetti economici e scientifici, ma anche delle implicazioni sociali ed etiche dell’innovazione farmaceutica.
Forse, dovremmo chiederci se il sistema attuale incentiva sufficientemente la ricerca di farmaci meno suscettibili all’abuso, o se le strategie di marketing delle aziende farmaceutiche contribuiscono, involontariamente, a creare una domanda eccessiva di determinati medicinali.
Queste sono domande complesse, che richiedono un dibattito aperto e costruttivo tra tutti gli attori coinvolti: aziende farmaceutiche, istituzioni, professionisti sanitari e cittadini. Solo così potremo garantire che l’innovazione farmaceutica sia al servizio del benessere di tutti, e non diventi una fonte di sofferenza e disuguaglianza.
- Comunicazione dell'Ordine dei Farmacisti di Verona su ricette mediche falsificate.
- Pagina EMA su Lyrica, utile per approfondire le caratteristiche del farmaco.
- Sito ufficiale di Farmacieunite, utile per approfondire il loro ruolo.
- Sito ufficiale Federfarma, utile per approfondire il ruolo dei farmacisti.