E-Mail: [email protected]
- La legge Lorenzin del 2017 ha introdotto 10 vaccinazioni obbligatorie.
- Schillaci: nessuna revisione dell'obbligo vaccinale, priorità alla scienza.
- Vaccinovigilanza: controllo continuo per vaccini più sicuri ed efficaci.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ribadisce fermamente il suo punto di vista sull’obbligatorietà vaccinale, in un momento in cui il dibattito sulla sanità pubblica è particolarmente acceso. In diverse interviste rilasciate a testate giornalistiche, Schillaci ha chiarito che la revisione della legge Lorenzin, che ha introdotto la vaccinazione obbligatoria, non è una priorità per l’attuale governo di centrodestra. Questa dichiarazione fa seguito alle polemiche suscitate dalla sua decisione di sciogliere la commissione sui vaccini, la Nitag, che includeva membri considerati vicini alle posizioni contrarie ai vaccini.
La posizione del Ministro Schillaci
Schillaci, accademico ed ex rettore dell’università di Tor Vergata, si presenta come un esperto tecnico, sottolineando come le sue decisioni siano basate su conoscenze scientifiche e non su motivazioni politiche. “Io sono un professore universitario“, ha dichiarato, “vengo dal mondo scientifico e quel mondo ha le sue regole“. Il ministro ha ribadito che la salute è un patrimonio da tutelare e che dovrebbe essere esclusa dalle dispute politiche, in quanto questione di primaria importanza per i cittadini. Ha inoltre evidenziato la necessità di affidare la discussione sui vaccini a specialisti del settore medico.
- ✅ Ottima decisione del ministro, finalmente qualcuno che......
- ❌ Pessima scelta, si rischia di vanificare anni di......
- 🤔 Ma se invece di obbligare, ci concentrassimo su......
La questione della Commissione Nitag
La decisione di azzerare la commissione Nitag ha sollevato dubbi e controversie, soprattutto a causa della presenza tra i commissari di Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, reputati medici vicini alle posizioni no-vax. Schillaci ha giustificato la sua scelta, affermando che la commissione rientrava nelle competenze di un dipartimento del ministero, e non direttamente nelle sue, e che negli anni precedenti non era mai stata convocata. Ha poi assicurato che Serravalle e Bellavite non riceveranno un nuovo incarico. Il ministro ha dichiarato di rispettare le diverse opinioni, ma ha ribadito che la scienza ha delle regole precise e che solo gli esperti del settore devono potersi esprimere in materia di vaccini.
L’obbligo vaccinale e la legge Lorenzin
La legge Lorenzin, introdotta nel 2017, ha reso obbligatorie _dieci vaccinazioni_ per l’ammissione a scuola dei bambini da 0 a 16 anni. La sua revisione è stata ampiamente discussa negli ultimi anni, con pareri contrastanti tra le forze politiche e nell’opinione pubblica. Schillaci ha chiarito che la modifica dell’obbligo vaccinale non fa parte del programma del centrodestra e che nessuno gli ha mai prospettato tale ipotesi. “Rivedere l’obbligo? Non esiste“, ha affermato il ministro, sottolineando che la salute è una questione che non deve essere strumentalizzata politicamente.

Riflessioni sull’Innovazione Farmaceutica e i Business Case
La vicenda solleva questioni rilevanti riguardanti l’innovazione farmaceutica e i modelli di business nel settore sanitario. Da un lato, l’obbligo vaccinale rappresenta una misura di salute pubblica finalizzata a proteggere la collettività da malattie infettive, basata su prove scientifiche certe. Dall’altro, la discussione sulla sua possibile revisione evidenzia l’esigenza di un approccio bilanciato, che tenga conto delle differenti posizioni e delle libertà individuali, senza pregiudicare la salute della popolazione.
Un concetto fondamentale di innovazione farmaceutica in questo scenario è rappresentato dalla _vaccinovigilanza_, ossia il controllo continuo della sicurezza e dell’efficacia dei vaccini, con lo scopo di assicurare la massima protezione per la popolazione. Un business case farmaceutico connesso è lo sviluppo di vaccini sempre più sicuri ed efficaci, attraverso la ricerca e l’innovazione tecnologica.
Un’accezione più avanzata di innovazione farmaceutica è la _personalizzazione della vaccinazione_, che consiste nell’adattare le strategie vaccinali alle peculiarità individuali dei pazienti, al fine di potenziare la risposta immunitaria e minimizzare il rischio di effetti indesiderati. Un business case farmaceutico collegato è lo sviluppo di test diagnostici che consentano di individuare i pazienti più idonei a ricevere un determinato vaccino, o di concepire vaccini specifici per sottogruppi di popolazione con caratteristiche genetiche o immunologiche particolari.
In definitiva, la vicenda Schillaci ci spinge a riflettere sul ruolo della scienza, della politica e della società nella gestione della salute pubblica, e sulla necessità di trovare un compromesso tra l’innovazione farmaceutica, la tutela della salute collettiva e il rispetto delle libertà individuali. Il tema della vaccinazione, in particolare, rappresenta un test per la nostra capacità di affrontare le sfide future, in un contesto mondiale sempre più interconnesso e globalizzato.
**
“Sono un accademico”, ha detto, “la mia provenienza è dal mondo della scienza, e tale ambito possiede regole precise e ineludibili.”
**
- Comunicato sull'azzeramento della commissione Nitag, essenziale per comprendere la decisione ministeriale.
- Pagina AIFA che elenca i vaccini obbligatori secondo la legge 119/2017.
- Pagina ufficiale del NITAG, utile per approfondire il ruolo e le competenze.
- Pagina del Ministero della Salute dedicata al Ministro Orazio Schillaci.