E-Mail: [email protected]
- Dal 2 maggio 2025, ticket aggiuntivo di 2,20 euro a confezione.
- Massimo 4 euro per prescrizione su farmaci di classe A.
- Pensionata paga quasi il doppio nonostante esenzione per patologia cronica.
A partire dal secondo giorno di maggio 2025, la gestione regionale dell’Emilia-Romagna ha deciso di imporre un contributo aggiuntivo sui farmaci rimborsabili dal servizio pubblico, quantificabile in 2,20 euro per ogni confezione, con un tetto massimo di 4 euro per ogni prescrizione medica. Questa decisione, giustificata dalla necessità di sostenere l’apparato sanitario regionale, ha scatenato un acceso dibattito tra la popolazione, le organizzazioni di categoria e gli esperti del settore. La misura impatta specificamente sui farmaci di classe A, quelli cioè inclusi nel prontuario del Servizio Sanitario Regionale (SSR), mentre non tocca i farmaci di classe C, ovvero quelli a carico del cittadino che richiedono comunque una ricetta.
Le reazioni della cittadinanza sono diversificate. Da un lato, figure come Giovanni Razzani lamentano l’incremento generalizzato dei costi in un periodo di stipendi invariati, sottolineando come anche un modesto aumento del ticket possa incidere pesantemente sul bilancio familiare, in particolare per coloro che, a causa di patologie croniche, necessitano di numerose terapie farmacologiche. Dall’altro, persone come Morena, anch’essa affetta da una malattia cronica e consapevole delle spese legate a trattamenti innovativi, considerano l’incremento del ticket una scelta comprensibile, in un’ottica di garanzia della sostenibilità del servizio sanitario pubblico.

Le Motivazioni Della Scelta Regionale e La Risposta Del Settore Farmaceutico
La giustificazione della Regione Emilia-Romagna per questa decisione risiede nella necessità di gestire l’aumento della spesa farmaceutica, attribuibile all’invecchiamento della popolazione e all’utilizzo di farmaci innovativi brevettati, i cui costi sono particolarmente elevati. Vittorio Manes, presidente di Forlifarma, ha osservato che un considerevole numero di persone era già a conoscenza di questa disposizione regionale e che una significativa porzione della popolazione continua a beneficiare dell’esenzione dal pagamento. Tuttavia, ha ammesso che il “peso” del ticket si fa sentire maggiormente sui farmaci che precedentemente avevano un costo contenuto, come la cardioaspirina.
Alberto Lattuneddu, presidente di Federfarma Forlì-Cesena, ha evidenziato le difficoltà a livello nazionale causate dagli elevati costi derivanti dalla pandemia e da altre circostanze eccezionali. Ha sottolineato che la scelta intende anche promuovere un uso più consapevole dei farmaci da parte dei cittadini, in un contesto in cui il servizio sanitario, riconosciuto come un’eccellenza, richiede un sostegno per far fronte all’incremento delle spese.
- 👍 Un aumento necessario per la sostenibilità del nostro SSN......
- 😡 Inaccettabile! Un'altra tassa che colpisce i più fragili......
- 🤔 Il sistema sanitario sta diventando come quello americano... 🏥...
Punti Critici Nella Gestione Delle Esenzioni e Conseguenze Per I Cittadini
Un aspetto problematico concerne la gestione delle esenzioni. I farmacisti si trovano in una posizione difficile nel fornire risposte complete ai cittadini, dato che non sono le figure designate a tale scopo e non hanno ricevuto istruzioni precise al riguardo. L’esenzione, in numerosi frangenti, non ha validità a tempo indeterminato e gli utenti non sono informati su a chi debbano rivolgersi per il suo rinnovo. Adriana Marquez, una pensionata di 74 anni, ha lamentato di dover pagare i farmaci quasi il doppio rispetto al passato, nonostante avesse diritto all’esenzione per una patologia cronica, evidenziando come questa scelta finisca per gravare maggiormente sulle fasce più deboli.
Andrea Calmanti, proprietario di un locale di ristorazione, ha manifestato preoccupazione per un sistema sanitario che, a suo dire, si sta avvicinando a quello statunitense, dove l’assistenza medica è a pagamento e chi possiede i mezzi può curarsi, lasciando indietro gli altri. Ha definito la decisione della Regione “scandalosa”, sottolineando che la salute rappresenta il bene primario e che non si può giocare con il benessere delle persone.
Verso Un Sistema Sanitario a Doppia Velocità? Riflessioni e Prospettive Future
La questione dell’aumento dei ticket sui farmaci in Emilia-Romagna solleva questioni cruciali riguardo al futuro del sistema sanitario nel nostro paese. È realistico garantire un accesso equo alle cure in un quadro di risorse limitate e di crescente richiesta di servizi sanitari? Affrontare questa domanda richiede un approccio articolato, che consideri le necessità dei pazienti, le risorse disponibili e le dinamiche del mercato farmaceutico.
Innovazione farmaceutica di base: Un moderno approccio al business farmaceutico dovrebbe puntare all’ottimizzazione dei costi attraverso l’impiego di farmaci generici e l’incentivazione di stili di vita salutari per prevenire l’insorgenza di malattie croniche.
Innovazione farmaceutica avanzata: È indispensabile investire nella ricerca e nello sviluppo di terapie innovative, ma è altrettanto cruciale valutare attentamente il rapporto tra il costo e l’efficacia di tali terapie, al fine di assicurare un accesso sostenibile per tutti i cittadini.
In sintesi, la sfida consiste nel trovare un punto di equilibrio tra la sostenibilità economica del sistema sanitario e il diritto alla salute di tutti i cittadini, evitando di creare un sistema a due velocità in cui solo chi dispone delle risorse necessarie possa accedere alle cure. La discussione è aperta e richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni, dei professionisti sanitari e della società civile.
Amici lettori, vi invito a riflettere insieme: in che modo possiamo contribuire a garantire un sistema sanitario giusto e sostenibile per tutti? Quali sono le nostre responsabilità individuali e collettive in questo contesto? Trovare risposte a queste domande è essenziale per costruire un futuro in cui la salute sia un diritto universale, e non un privilegio per pochi.