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- Farmacisti in protesta per il mancato rinnovo del CCNL da 3 anni.
- Federfarma offre un aumento di soli 120 euro in tre anni.
- I sindacati chiedono un aumento salariale di 360 euro.
- A Firenze, presidio unitario il 15 luglio per i diritti.
Richiesta di Rinnovo Contrattuale e Riconoscimento Professionale
La categoria dei farmacisti è in fermento, con una serie di iniziative di protesta che si sono intensificate nelle ultime settimane. Il motivo principale di questa mobilitazione è il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i dipendenti delle farmacie private, scaduto da oltre tre anni. Le sigle sindacali, tra cui Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, denunciano l’inadeguatezza delle proposte avanzate da Federfarma, considerate insufficienti a garantire un adeguato riconoscimento economico e professionale ai farmacisti.
Le proteste hanno assunto diverse forme, dai flash mob davanti alle Prefetture ai presidi sotto le sedi di Federfarma. A Firenze, ad esempio, è previsto un presidio unitario il 15 luglio, mentre a Treviso si è svolto un flash mob in Piazza dei Signori. A Modena, il Consiglio direttivo di Federfarma ha incontrato una delegazione di farmacisti dipendenti, promettendo di portare le loro istanze ai livelli superiori dell’associazione.
La richiesta principale dei farmacisti è un rinnovo del CCNL che restituisca dignità salariale, riconosca le competenze sanitarie acquisite e svolte, e valorizzi il ruolo sociale delle farmacie nel territorio. I sindacati chiedono un aumento salariale significativo, che tenga conto della perdita del potere d’acquisto subita negli ultimi anni e del crescente carico di lavoro e responsabilità che grava sui farmacisti.

Il Ruolo Essenziale del Farmacista e le Difficoltà del Settore
Il farmacista, oggi, non è più soltanto un distributore di farmaci. È diventato un vero e proprio presidio sanitario, erogatore di servizi essenziali come la prenotazione di prestazioni sanitarie per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e la somministrazione di vaccini. Questo ruolo fondamentale, acquisito con impegno e professionalità, non viene però adeguatamente riconosciuto dalla controparte datoriale, che offre aumenti salariali considerati irrisori.
La situazione è resa ancora più complessa dalle difficoltà che il settore delle farmacie sta affrontando. Il presidente di Federfarma Modena, Fabrizio Violi, ha espresso preoccupazione per l’aumento della distribuzione diretta dei farmaci, che sta escludendo le farmacie e causando un calo significativo delle entrate. Violi ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio tra le legittime richieste di adeguamento salariale e la sostenibilità delle farmacie, che sono caratterizzate da una grande variabilità di dimensioni e fatturato.
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Le Proposte di Federfarma e la Reazione dei Sindacati
La proposta di Federfarma di un aumento di soli 120 euro in tre anni è stata definita “inadeguata e irricevibile” dai sindacati, che la considerano un’offesa alla professionalità e all’impegno dei farmacisti. I sindacati chiedono un aumento di 360 euro, ritenuto più congruo rispetto alle responsabilità e alle competenze richieste ai farmacisti.
La trattativa per il rinnovo del CCNL è in una fase di stallo, con posizioni distanti tra le parti. Federfarma chiede sostenibilità per l’intera rete delle farmacie, composta anche da molte piccole realtà, mentre i sindacati insistono sulla necessità di riconoscere il valore del lavoro dei farmacisti e di garantire loro un salario dignitoso.
Verso un Futuro Sostenibile per la Farmacia: Innovazione e Riconoscimento
La vertenza in corso tra farmacisti e Federfarma solleva una questione cruciale: come garantire un futuro sostenibile per la farmacia, conciliando le esigenze economiche delle imprese con il giusto riconoscimento del lavoro dei professionisti che vi operano? La risposta a questa domanda passa necessariamente attraverso l’innovazione e la valorizzazione del ruolo del farmacista come figura chiave del sistema sanitario territoriale.
Innovazione farmaceutica significa, in questo contesto, ripensare il modello di business della farmacia, ampliando l’offerta di servizi e sfruttando le nuove tecnologie per migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza. Un esempio concreto è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione del magazzino, personalizzare i consigli ai pazienti e monitorare l’aderenza terapeutica.
Un business case farmaceutico moderno deve tenere conto del valore aggiunto che il farmacista può apportare alla salute dei cittadini, non solo attraverso la dispensazione dei farmaci, ma anche attraverso la consulenza, la prevenzione e la promozione di stili di vita sani. Riconoscere questo valore significa investire nella formazione continua dei farmacisti, incentivare la loro partecipazione a programmi di screening e vaccinazione, e remunerare adeguatamente i servizi che offrono.
In definitiva, la vertenza in corso rappresenta un’opportunità per ripensare il ruolo della farmacia nel sistema sanitario e per valorizzare il lavoro dei farmacisti come professionisti indispensabili per la salute e il benessere della comunità.
Amici lettori, riflettiamo insieme: in un mondo in rapida evoluzione, dove la tecnologia e le esigenze dei pazienti cambiano continuamente, è fondamentale che la farmacia si adatti e si reinventi. Ma questa trasformazione non può avvenire a scapito dei professionisti che vi operano. Un farmacista motivato, competente e adeguatamente retribuito è la chiave per garantire un servizio di qualità e per costruire un futuro sostenibile per la farmacia.