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- Il DDL Semplificazioni, approvato l'8 ottobre 2025, amplia le competenze delle farmacie.
- Le farmacie dovranno rispettare circa 420 adempimenti tecnici previsti dalla legge.
- La Manovra 2026 riconosce le farmacie come strutture sanitarie del SSN.
Da un lato, il recente Disegno di Legge Semplificazioni (DDL Semplificazioni), approvato dal Senato l’8 ottobre 2025, apre la strada all’ampliamento delle competenze delle farmacie, consentendo loro di offrire prestazioni diagnostiche e vaccinali. Dall’altro, questa prospettiva solleva preoccupazioni tra le associazioni di imprese sanitarie indipendenti (AISI) e altre realtà del settore, che temono una _deregulation_ incontrollata e potenziali rischi per la sicurezza dei cittadini.
Le Preoccupazioni di AISI e UAP: Qualità, Sicurezza e Disparità Normativa
AISI esprime forte contrarietà all’attribuzione di competenze diagnostiche alle farmacie, sostenendo che ciò travalica il quadro normativo esistente e rischia di minare la sicurezza dei cittadini. La presidente Karin Saccomanno sottolinea che il D. Lgs. 502/1992 *dedica l’offerta di prestazioni diagnostiche e specialistiche esclusivamente a enti sanitari autorizzati e accreditati, muniti di personale medico e sanitario altamente qualificato. Il direttore generale Giovanni Onesti avverte del pericolo di confondere prossimità con semplificazione, evidenziando che la diagnosi richiede competenze cliniche, tracciabilità, controllo qualità e responsabilità medico-professionale, elementi che le farmacie non sarebbero in grado di garantire.
Un’ulteriore criticità sollevata dall’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata (UAP) riguarda la gestione dei dati sanitari. L’estensione dei servizi offerti dalle farmacie (come screening, test diagnostici, vaccinazioni e telemedicina) si sovrappone a quelli delle strutture pubbliche e private accreditate, le quali sono soggette a rigidi requisiti in materia di cybersicurezza, gestione del rischio e segnalazione degli incidenti (Direttiva UE 2022/2555 e D. Lgs. 138/2024). Le farmacie, invece, resterebbero escluse da tali obblighi, pur trattando dati clinici sensibili, generando disparità regolatorie, competitive e di sicurezza.
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La Posizione di FederAnisap: Riconoscimento e Responsabilità
In contrapposizione, la Federazione Nazionale delle Associazioni di Strutture Sanitarie Private e accreditate al SSN (FederAnisap) accoglie con favore il riconoscimento delle farmacie come strutture sanitarie parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale, come disposto dalla Manovra 2026. Grazie a tale riconoscimento, le farmacie avrebbero la possibilità di erogare in maniera stabile e organizzata un’ampia gamma di servizi sanitari e sociosanitari, migliorando l’accesso alle cure per i cittadini.
Tuttavia, FederAnisap sottolinea che tale riconoscimento implica l’adeguamento delle farmacie a tutti i rigorosi adempimenti previsti dalla legge n. 502 del 1992 per l’autorizzazione e l’accreditamento istituzionale, stimati in circa 420 adempimenti tecnici e burocratici. Il presidente Rufini ribadisce che non potranno esserci deroghe e che le farmacie dovranno garantire elevati standard di qualità, a parità di regole con tutte le altre strutture erogatrici di servizi sanitari.
Verso un Equilibrio Sostenibile: Innovazione, Regolamentazione e Tutela della Salute
Il futuro del ruolo delle farmacie nel SSN dipenderà dalla capacità di trovare un equilibrio sostenibile tra innovazione, regolamentazione e tutela della salute dei cittadini.* Da un lato, è innegabile il potenziale delle farmacie per ampliare l’offerta di servizi sanitari sul territorio, migliorando l’accessibilità e la prossimità delle cure. Dall’altro, è fondamentale garantire che tale ampliamento avvenga nel rispetto degli standard di qualità, sicurezza e protezione dei dati, evitando disparità normative e rischi per la salute dei cittadini.
Un approccio costruttivo potrebbe consistere nel definire standard specifici per le farmacie che erogano servizi diagnostici, prevedendo obblighi di formazione del personale, controllo qualità, tracciabilità dei dati e cybersicurezza, in linea con le normative vigenti per le altre strutture sanitarie. In questo modo, si potrebbe valorizzare il ruolo delle farmacie come presidi sanitari territoriali, garantendo al contempo la sicurezza e la qualità delle prestazioni offerte.
_Innovazione farmaceutica, business case farmaceutiche:_
L’innovazione farmaceutica, in questo contesto, si manifesta nell’estensione dei servizi offerti dalle farmacie, trasformandole in veri e propri hub sanitari di prossimità. Un business case farmaceutico moderno deve considerare non solo la vendita di farmaci, ma anche l’erogazione di servizi diagnostici e sanitari, generando nuove fonti di reddito e fidelizzando la clientela.
_Innovazione farmaceutica avanzata, business case farmaceutiche:_
Un’innovazione più avanzata potrebbe consistere nell’integrazione delle farmacie in reti sanitarie territoriali, connesse con medici di base, specialisti e ospedali. In questo modo, le farmacie potrebbero svolgere un ruolo attivo nella gestione integrata dei pazienti, contribuendo a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema sanitario.
Riflettiamo: l’evoluzione del ruolo delle farmacie nel SSN è un tema complesso, che richiede un approccio equilibrato e lungimirante. Dobbiamo chiederci se siamo pronti a ridefinire il concetto di “farmacia”, trasformandola da semplice dispensatrice di farmaci a presidio sanitario polifunzionale. E soprattutto, dobbiamo chiederci se siamo in grado di garantire che questa trasformazione avvenga nel rispetto dei valori fondamentali della salute pubblica: qualità, sicurezza ed equità.