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Carenza farmaci oncologici in Abruzzo: cosa sta succedendo?

Un esposto in Procura, accuse di mala gestione e tagli al budget gettano ombre sulla sanità abruzzese. Approfondiamo le cause e le possibili soluzioni per garantire l'accesso alle cure.
  • Ordinati solo 49.000 € di farmaci su fabbisogno di 250.000 €.
  • Spesa farmaceutica sale a 7,7 milioni di euro a novembre.
  • L'ASL segue 870 pazienti oncologici al mese.
  • Tagli del 2% alle ASL, inclusi farmaci e dispositivi.
  • Tagli per 126 milioni di euro nel bilancio di previsione.

La questione, sollevata inizialmente dal consigliere del Partito Democratico Antonio Di Marco, ha assunto rilevanza nazionale, giungendo fino al Parlamento. I consiglieri regionali Luciano D’Amico, Antonio Di Marco, Silvio Paolucci, Erika Alessandrini, Francesco Taglieri e Alessio Monaco hanno espresso serie preoccupazioni riguardo alla gestione dei farmaci, evidenziando gravi problemi organizzativi che avrebbero causato disservizi e potenziali pericoli per i pazienti.

Secondo quanto dichiarato dai consiglieri, non si tratterebbe di una decisione deliberata di non fornire i farmaci, ma di una serie di inefficienze strutturali che affliggono la sanità abruzzese. Viene contestata la reazione della maggioranza, accusata di polemiche anziché di collaborazione nella ricerca di soluzioni concrete. I consiglieri sottolineano la necessità di affrontare con realismo le difficoltà del sistema sanitario regionale, caratterizzato da finanziamenti ridotti e dalla mancanza di un servizio adeguato per i cittadini.

Il consigliere Di Marco ha posto in evidenza come, a luglio 2025, la commissione tecnica aziendale avesse attestato un fabbisogno di 250.000 euro per la fornitura mensile di farmaci, ma fossero stati ordinati solamente 49.000 euro. Questo dato, insieme all’aumento della spesa farmaceutica a 7,7 milioni di euro a novembre, rispetto ai 6 milioni di euro dei mesi precedenti, suggerisce una programmazione inadeguata e tardiva. L’esposto in Procura mira a fare luce sulle responsabilità della direzione generale dell’ASL e sulle eventuali rimozioni ingiustificate, come quella del direttore della Farmacia Santoleri.

Cosa ne pensi?
  • Finalmente qualcuno che denuncia la mala gestione! 😠......
  • Marsilio smentisce, ma i pazienti cosa dicono? 🤔......
  • Innovazione farmaceutica e accesso alle cure: un dilemma etico 🧐......

La Replica della Regione e le Rassicurazioni

Il Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, affiancato dall’Assessore alla Salute, Nicoletta Verì, e dai vertici dell’ASL Lanciano-Vasto-Chieti, ha categoricamente smentito interruzioni nelle terapie oncologiche. Marsilio ha parlato di una “campagna infamante e calunniosa” basata su falsità, assicurando che la continuità nella distribuzione dei farmaci è sempre stata garantita. L’ASL di Chieti, secondo le dichiarazioni, segue direttamente un bacino medio di 870 pazienti oncologici al mese con impegno e competenza.

Relativamente al caso specifico di Lanciano, Marsilio ha chiarito che la paziente non era stata convocata per il prelievo del farmaco, bensì per un esame medico preliminare alla terapia. Il farmaco era comunque disponibile e la paziente disponeva di scorte sufficienti. Per quanto riguarda il farmaco Enhertu, si è verificato un ritardo di due giorni a causa di un improvviso aumento della domanda, dovuto all’estensione delle indicazioni terapeutiche da parte dell’AIFA, ma senza compromettere la continuità terapeutica.

Marsilio ha respinto le accuse di risparmio sull’acquisto dei farmaci, sottolineando che questi vengono acquistati in base alle prescrizioni mediche. Ha inoltre riconosciuto la fisiologica mobilità passiva in oncologia verso i grandi centri specializzati, ma ha ribadito che in Abruzzo non mancano i farmaci né la qualità delle cure.

Le Conseguenze del Deficit Sanitario e le Denunce di Mancanza di Dispositivi

Il consigliere Silvio Paolucci ha denunciato come i disservizi siano una conseguenza diretta delle scelte del governo regionale, in particolare del deficit sanitario che ha imposto tagli lineari del 2% alle ASL, comprendendo anche dispositivi medici e farmaci. Questi tagli indiscriminati, uniti a una gestione inefficiente degli ordini e delle scorte, avrebbero portato alle carenze denunciate. Paolucci ha sottolineato che nel bilancio di previsione dovranno essere incorporati 126 milioni di euro di tagli relativi al 2023 e al 2024, con un impatto ancora incerto sul 2025.

Il consigliere Francesco Taglieri ha evidenziato come il caso dei farmaci oncologici non sia isolato, ma faccia parte di un quadro più ampio di carenze che riguardano anche dispositivi essenziali come i sensori “Freestyle” per i diabetici e i pannoloni. Ha inoltre denunciato come alcuni manager avessero ipotizzato di estendere i tagli fino al 20% pur di rientrare nei parametri di bilancio, con conseguenze pesanti per i pazienti.

Verso una Sanità Abruzzese Più Efficiente e Centrata sul Paziente

La vicenda della carenza di farmaci oncologici in Abruzzo solleva interrogativi cruciali sulla gestione della sanità regionale e sulla necessità di garantire un accesso equo e tempestivo alle cure per tutti i cittadini. Le accuse di mala gestione, i tagli al budget e le denunce di mancanza di dispositivi essenziali delineano un quadro preoccupante che richiede un intervento urgente e risolutivo.

È fondamentale che le autorità competenti facciano piena luce sui fatti, accertando le responsabilità e adottando misure concrete per migliorare l’organizzazione e l’efficienza del sistema sanitario. Allo stesso tempo, è necessario un impegno politico e finanziario per garantire risorse adeguate e per superare le difficoltà strutturali che affliggono la sanità abruzzese. Solo così sarà possibile tutelare il diritto alla salute dei cittadini e restituire loro la fiducia in un sistema sanitario che deve essere al servizio di chi ha più bisogno.

Riflessioni sull’Innovazione Farmaceutica e i Business Case nel Settore Oncologico

Amici lettori, questa vicenda ci porta a riflettere su un aspetto cruciale dell’innovazione farmaceutica: l’accesso alle terapie. Non basta sviluppare farmaci innovativi se poi questi non sono disponibili per i pazienti che ne hanno bisogno. Un business case farmaceutico moderno deve necessariamente tenere conto di questo aspetto, integrando strategie che garantiscano la sostenibilità economica con l’equità nell’accesso alle cure.

Andando oltre, una nozione avanzata di innovazione farmaceutica ci spinge a considerare modelli di finanziamento alternativi, come i “pay-for-performance”, in cui il rimborso del farmaco è legato all’effettivo beneficio clinico ottenuto dal paziente. Questo approccio, seppur complesso da implementare, potrebbe rappresentare una soluzione per garantire l’accesso a terapie innovative, riducendo al contempo il rischio finanziario per il sistema sanitario.

Vi invito a riflettere: come possiamo conciliare l’innovazione farmaceutica con la sostenibilità del sistema sanitario e l’equità nell’accesso alle cure? La risposta a questa domanda è fondamentale per costruire un futuro in cui la salute sia un diritto garantito per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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