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- Ogni anno in Italia si contano 188.300 casi di infezioni respiratorie ogni 100.000 abitanti.
- La mortalità è aumentata di oltre il 560% durante la pandemia.
- Infezioni respiratorie costano circa 7.5 miliardi di euro all'anno all'economia nazionale.
Le infezioni delle vie respiratorie rappresentano una sfida di primaria importanza per la salute pubblica, soprattutto per anziani e soggetti vulnerabili. La stagione invernale 2025-2026 si prospetta particolarmente delicata, con un’alta frequenza e serietà delle manifestazioni. Un recente incontro, “Infezioni respiratorie: impatti sull’healthy ageing e costi del SSN”, ha messo in risalto l’urgenza di affrontare questa problematica.
L’Inquietante Crescita delle Infezioni Respiratorie
In Italia, si contano all’incirca 188.300 casi di infezioni respiratorie ogni 100.000 abitanti, un dato superiore alla media europea. La popolazione contrae queste infezioni quasi due volte ogni anno, con un’incidenza particolarmente alta tra i bambini. Le sindromi parainfluenzali hanno coinvolto un quarto della popolazione nell’ultimo anno, rivelando un incremento rispetto alla stagione precedente.
Si osserva un aumento dei decessi: tra il 2012 e il 2019, la mortalità è aumentata di oltre la metà, con una crescita complessiva che ha superato il +560% durante la pandemia. *Nel 2022, una quota di mortalità superiore rispetto a quella registrata in Francia, Germania e Spagna è risultata legata a patologie respiratorie. I ricoveri ospedalieri hanno raggiunto quota 179.000 nel periodo 2020-2021, attestandosi su valori superiori dell’82% rispetto al 2019.
Le infezioni respiratorie sono anche tra le principali cause di prescrizione di antibiotici, spesso in modo non appropriato, favorendo l’antimicrobico-resistenza, considerata dall’OMS una delle 10 principali minacce alla salute globale.
Rossana Bubbico, Senior Consultant di The European House – Ambrosetti, ha sottolineato l’elevato costo economico delle infezioni respiratorie, stimato in circa 7.5 miliardi di euro all’anno per l’economia nazionale, includendo costi sanitari, perdita di produttività e valore economico degli anni di vita persi.
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Anziani e Soggetti Fragili: Le Vittime Principali
L’impatto delle infezioni respiratorie aumenta con l’avanzare dell’età, a causa dell’immunosenescenza. L’88% dei decessi correlati all’influenza in Europa coinvolge gli anziani, così come oltre il 96% delle morti per COVID-19 in Italia. Il virus respiratorio sinciziale (RSV) causa ogni anno più di 26.000 ricoveri e 1.800 decessi, principalmente tra gli anziani.
Massimo Andreoni, Direttore Scientifico della SIMIT, ha evidenziato che durante la stagione influenzale si registrano tra i 5.000 e i 15.000 decessi in eccesso, colpendo soprattutto anziani e soggetti fragili. I vaccini rappresentano uno strumento decisivo per ridurre il rischio di infezione, prevenire ricoveri e decessi, e alleggerire la pressione sul sistema sanitario.

Vaccinazioni: Un’Arma Potente, Ma Sottoutilizzata
Le vaccinazioni sono un mezzo potente ma sottoutilizzato. La prevenzione vaccinale è universalmente riconosciuta come l’intervento più efficace per limitare la diffusione delle infezioni respiratorie, abbattere i tassi di ricovero e mortalità, e contenere la spesa sanitaria. Tuttavia, i tassi di copertura vaccinale in Italia rimangono bassi:
Vaccino antinfluenzale: copertura del 52.5% tra gli over-65, lontana dal target del 75% fissato dall’OMS.
Vaccino anti-COVID: copertura del 4.5% tra gli over-60 nella stagione 2024-2025, contro il 50-60% nel Nord Europa.
Il vaccino antipneumococcico registra una copertura inferiore al 30%, molto al di sotto dell’obiettivo del 75%.
* Per quanto riguarda il vaccino contro l’RSV, mancano campagne nazionali strutturate per gli adulti, con l’eccezione di una singola Regione.
In Scozia, l’introduzione della vaccinazione contro l’RSV nei cittadini di età compresa tra i 75 e i 79 anni ha comportato una riduzione delle ospedalizzazioni pari al 62.1% già nel primo anno. Il raggiungimento del 50% di copertura vaccinale per influenza, pneumococco, COVID-19 e RSV genererebbe risparmi pari a 1 miliardo di euro l’anno, che salirebbero a oltre 2 miliardi con coperture vicine al 95%.
Paolo Bonanni, Coordinatore del Board del Calendario per la Vita, ha sottolineato l’importanza di offrire la vaccinazione contro meningococco B anche all’adolescenza, incrementare le coperture per vaccino HPV, e promuovere i nuovi vaccini pneumococcici e le vaccinazioni contro COVID e RSV.
Strategie per un Futuro Più Protetto: Fiducia, Comunicazione e Prossimità
La fiducia dei cittadini è un elemento cruciale. Negli ultimi 10 anni, è cresciuta la quota di popolazione fiduciosa nella vaccinazione, ma è aumentata anche quella di chi dichiara poca o nessuna fiducia. Tra gli ultra-sessantenni, circa un quarto non intende vaccinarsi, spesso a causa di un’errata valutazione del rischio. Tuttavia, una porzione significativa della popolazione indecisa si dichiara disposta a riconsiderare la propria posizione se ricevesse informazioni più esaurienti e credibili.
Guendalina Graffigna, Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e della Salute, ha evidenziato la necessità di sviluppare una comunicazione ed educazione efficace sull’importanza delle vaccinazioni, innovando i canali di comunicazione e personalizzando i messaggi in base alle esigenze dei diversi target.
Le aziende sanitarie hanno adottato nuove misure per rafforzare le vaccinazioni, come la chiamata attiva dei cittadini e l’apertura di nuovi hub vaccinali. Ciononostante, permangono dilazioni nell’investimento in sistemi digitali per la gestione delle prenotazioni e il monitoraggio. I medici di famiglia rimangono un presidio centrale, ma è necessario ampliare la rete di somministrazione, coinvolgendo anche farmacie, RSA e unità mobili.
Lara Morelli, Vice Segretario di FIMMG Roma, ha sottolineato l’importanza di un messaggio univoco da parte dei medici, proponendo un programma vaccinale specifico per ogni paziente. Michele Pellegrini Calace, Segretario nazionale di Federfarma, ha evidenziato il ruolo delle farmacie come valido supporto alle strutture vaccinali pubbliche.
Verso un Nuovo Paradigma di Prevenzione: Un Imperativo Sociale
Di fronte all’invecchiamento della popolazione, è imperativo rafforzare la prevenzione e rilanciare le campagne vaccinali. È necessario garantire un’anagrafe vaccinale nazionale, aggiornare costantemente il calendario vaccinale, pubblicare tempestivamente le circolari ministeriali, potenziare la comunicazione, facilitare l’accesso ai vaccini, introdurre sistemi di chiamata attiva e vaccinazione “opportunistica”, e approvare protocolli tra Regioni, ospedali e RSA.
- Pagina dell'evento "Infezioni respiratorie: impatti sull’healthy ageing e costi del SSN".
- Comunicato stampa di SIP/IRS sulle raccomandazioni per le infezioni respiratorie.
- Pagina degli eventi di The European House - Ambrosetti, organizzatrice dell'incontro.
- Dati ISTAT sulle malattie respiratorie come causa di morte in Italia.