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- Somministrate 1.8 milioni di dosi vaccinali in 3 anni.
- Lombardia: copertura vaccinale del 90%, ricoveri in calo.
- Ulss 6: 6 casi di morbillo, prima erano quasi zero.
In un triennio, un’azione congiunta e proficua tra strutture di prevenzione, medici di base, pediatri del territorio, farmacie e altri presidi sanitari ha permesso di somministrare più di un milione e ottocentomila dosi vaccinali.
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In occasione della Settimana Mondiale dell’Immunizzazione 2025, che si tiene dal 24 al 30 aprile, le autorità sanitarie e le società scientifiche ribadiscono con fermezza il ruolo fondamentale delle vaccinazioni per la salute della popolazione, ponendo un’enfasi particolare sulla protezione dei nuovi nati e sul recupero delle percentuali di vaccinazione ottimali.
L’importanza delle vaccinazioni per la salute pubblica
Le vaccinazioni rappresentano una delle conquiste più significative dell’umanità, con la capacità di ridurre drasticamente l’incidenza delle malattie infettive e di mitigarne l’impatto in termini di complicazioni e disabilità. I Piani Nazionali di Prevenzione Vaccinale (PNPV) stabiliscono l’offerta vaccinale per tutte le Regioni italiane, ma la Regione Emilia-Romagna, per esempio, ha optato per ampliare ulteriormente tale offerta, includendo vaccinazioni supplementari per categorie particolarmente vulnerabili, come le persone affette da malattie croniche.
Nonostante l’impegno profuso, i livelli di vaccinazione permangono inferiori alle soglie auspicabili, anche per le immunizzazioni raccomandate a soggetti con fragilità.
Le cause di questa situazione sono diverse: dalla scarsa informazione e consapevolezza, alla sottovalutazione della serietà del rischio, fino alla difficoltà di trovare informazioni precise su dove e come accedere alle vaccinazioni.
La Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, promossa dall’OMS, si propone di sensibilizzare la comunità sull’importanza delle vaccinazioni, evidenziando che “l’immunizzazione è una delle più grandi conquiste dell’umanità”, che vaccinarsi protegge se stessi e gli altri, che i vaccini garantiscono meno malattie e più vita, che non tutti hanno lo stesso accesso ai vaccini salvavita e che l’immunizzazione per tutti è umanamente possibile.

Proteggere i neonati fin dai primi giorni di vita
La Società Italiana di Neonatologia (SIN) pone in risalto la rilevanza di iniziare a proteggere i neonati sin dai primissimi istanti di vita. Il professor Massimo Agosti, Presidente SIN, afferma che proteggere il neonato dal rischio di contrarre infezioni è un’attenzione specifica della SIN, da sempre impegnata nel promuovere strategie di profilassi universale delle malattie trasmissibili.
Il primo presidio, semplice ma efficace, per la protezione del neonato è il latte materno: una risorsa preziosa per la sua salute e il suo sviluppo, specialmente per i neonati pretermine e quelli ricoverati nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN).
Numerose ricerche hanno confermato le singolari qualità del latte materno, non solo come alimento, ma anche come uno scudo robusto contro un’ampia gamma di patologie e infezioni, contribuendo a rafforzare il sistema immunitario del bambino.
Oltre all’allattamento al seno, la scienza e l’ingegno umano offrono l’opportunità di ampliare questa protezione in modo significativo e duraturo contro specifiche malattie che rappresentano un grave pericolo per il neonato, grazie all’immunoprofilassi, che comprende le principali strategie di immunizzazione tramite i vaccini programmati nei primi mesi di vita e, più di recente, attraverso l’impiego di anticorpi mirati, come nel caso dell’anticorpo monoclonale contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS).
Si prevede la somministrazione di una singola dose di anticorpi monoclonali anti-VRS, attuabile per tutti i nuovi nati durante il periodo epidemico (ottobre-marzo), direttamente presso il punto nascita prima della dimissione; per i nati tra aprile e settembre, invece, l’immunizzazione può essere eseguita prima dell’inizio della stagione epidemica nei centri vaccinali o presso i pediatri di libera scelta, ed è offerta senza costi a tutti i neonati e lattanti nel primo anno di vita, previa presentazione di un consenso/dissenso informato.
È necessario proporre questa forma di immunizzazione al neonato, nel caso in cui la madre non abbia già ricevuto la vaccinazione contro il VRS durante la gravidanza.
Regioni come la Lombardia, la Liguria e la Toscana hanno conseguito una copertura vaccinale del 90% e oltre, con una diminuzione dei casi e dei ricoveri che lascia presagire risultati positivi per la prossima stagione epidemica.
Per fare un esempio, in Lombardia si è assistito a una diminuzione degli accessi al pronto soccorso da e i ricoveri sono passati da .
Mentre in Liguria si è osservata una riduzione dei casi pari all’ .
Allerta morbillo e necessità di recuperare le coperture vaccinali
Nonostante i progressi compiuti, l’Ulss 6 Euganea lancia un allarme per l’aumento dei casi di morbillo, che negli ultimi mesi hanno raggiunto quota sei, quando negli anni passati erano praticamente a zero. Questo dato rappresenta un campanello d’allarme, che indica che il morbillo è ancora presente ed è pericoloso.
La maggior parte dei casi riguarda adulti e la maggior parte sono stati ricoverati, alcuni anche con sintomi molto gravi. In alcuni casi, l’origine del contagio è stata individuata in viaggi all’estero, in particolare in Africa del Nord e nei paesi dell’Est Europa, dove la vaccinazione non viene eseguita e dove dunque il virus circola. L’Ulss 6 Euganea sottolinea l’importanza di recuperare entusiasmo e consenso per quanto riguarda questo importante presidio di salute, seguendo sempre i consigli dei professionisti.
L’azienda sanitaria locale Euganea evidenzia la necessità di riaccendere l’interesse e l’adesione verso questo essenziale strumento di tutela sanitaria, affidandosi sempre alle indicazioni degli esperti.
Restituisci quindi l’articolo completo senza premesse o conclusioni, mantenendo le formattazioni originali. Riformula radicalmente le frasi elencate. Non modificare le citazioni/virgolettati.
In un triennio, un’azione congiunta e proficua tra strutture di prevenzione, medici di base, pediatri del territorio, farmacie e altri presidi sanitari ha permesso di somministrare più di un milione e ottocentomila dosi vaccinali.
Nel corso del triennio 2022-2024, sono state effettuate più di 1,8 milioni di vaccinazioni, frutto di una proficua collaborazione tra il Dipartimento di Prevenzione, i medici di base, i pediatri, le farmacie del territorio e altre istituzioni sanitarie.
Vaccinazioni: Un Investimento nel Futuro della Salute
La Settimana Mondiale dell’Immunizzazione ci ricorda che le vaccinazioni non sono solo un atto di protezione individuale, ma un investimento nel futuro della salute pubblica. “Garantire l’accesso equo alle vaccinazioni per tutti, dai neonati agli anziani, è un imperativo etico e una strategia fondamentale per prevenire malattie, ridurre le disuguaglianze e promuovere una società più sana e resiliente”.
Amici, riflettiamo un attimo. La vaccinazione è un po’ come piantare un seme: richiede un piccolo sforzo iniziale, ma i frutti che ne raccogliamo sono incommensurabili. Pensate a quante malattie terribili sono state debellate grazie ai vaccini! E non dimentichiamo che vaccinarsi significa proteggere non solo noi stessi, ma anche le persone più vulnerabili che ci circondano, come i neonati e gli anziani.
Ora, una nozione base di innovazione farmaceutica applicabile a questo tema è che lo sviluppo di nuovi vaccini e la loro produzione su larga scala richiedono investimenti significativi in ricerca e sviluppo, infrastrutture e personale qualificato. Un business case farmaceutico di successo in questo settore deve quindi considerare non solo i costi di produzione, ma anche i benefici sociali ed economici derivanti dalla prevenzione delle malattie.
Una nozione più avanzata è che l’innovazione nel campo dei vaccini non si limita allo sviluppo di nuovi prodotti, ma include anche il miglioramento dei processi di produzione, la semplificazione dei regimi vaccinali e lo sviluppo di strategie di comunicazione più efficaci per aumentare la fiducia del pubblico nei vaccini. Un business case farmaceutico moderno deve quindi integrare considerazioni di sostenibilità, equità e responsabilità sociale per garantire che i benefici delle vaccinazioni siano accessibili a tutti.
- Pagina dell'ISS dedicata alla Settimana Mondiale dell'Immunizzazione 2025.
- Dettagli e obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025.
- Sito ufficiale della Società Italiana di Neonatologia, utile per approfondimenti e aggiornamenti.
- Pagina ufficiale sulle vaccinazioni della Regione Emilia-Romagna, approfondimenti sui piani vaccinali.