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- Dal 2025, farmacie presidi sanitari di prossimità, grazie al Ddl Semplificazioni.
- 12.000 farmacie su quasi 20.000 offrono già servizi di telemedicina.
- Investimento tra 50 e 80 milioni di euro l'anno per i servizi ampliati.
## Da Semplice Dispensario a Presidio Sanitario di Prossimità
Il panorama farmaceutico italiano è in procinto di subire una trasformazione epocale. L’approvazione in prima lettura al Senato del Ddl Semplificazioni, datata 8 ottobre 2025, segna un punto di svolta cruciale, proiettando le farmacie verso un ruolo inedito e ampliato. Non più semplici luoghi di dispensazione di farmaci, ma veri e propri *presidi sanitari di prossimità, capaci di offrire una gamma diversificata di servizi diagnostici, preventivi e persino burocratici. Questa evoluzione, attesa ora al vaglio della Camera, promette di ridefinire l’accessibilità e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.
Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sottolineato come questa iniziativa si inserisca in un più ampio percorso di semplificazione volto a rendere i servizi pubblici più efficienti e accessibili ai cittadini. L’obiettivo è chiaro: una Pubblica Amministrazione più veloce, digitale e, soprattutto, utile.
## Dalla Pandemia all’Istituzionalizzazione: Un Modello che si Consolida
L’esperienza pandemica ha funto da catalizzatore per questa trasformazione. Durante l’emergenza sanitaria, le farmacie hanno svolto un ruolo cruciale nella somministrazione di tamponi e vaccini a milioni di italiani. Ora, questa esperienza viene istituzionalizzata, elevando le farmacie a un nuovo status nel sistema sanitario. Il Ddl Semplificazioni abbatte il vincolo che limitava le analisi di prima istanza al solo “autocontrollo”, consentendo ai farmacisti di eseguire e certificare direttamente esami come la glicemia e il colesterolo, rilasciando un attestato valido per il medico curante. Oltre a ciò, le farmacie avranno la facoltà di espandere l’offerta di test diagnostici rapidi, compresi quelli volti a identificare le infezioni batteriche e a determinare l’antibiotico più efficace. Per quanto riguarda le vaccinazioni, la normativa stabilisce che i farmacisti, una volta ricevuta una formazione specifica, saranno autorizzati a somministrare tutti i vaccini raccomandati per gli individui di età superiore ai 12 anni, superando così la precedente restrizione ai soli vaccini anti-influenzali o anti-Covid.
Un elemento chiave di questa trasformazione è rappresentato dalla telemedicina. Già oggi, circa 12.000 delle quasi 20.000 farmacie italiane mettono a disposizione servizi digitali in collaborazione con medici specialisti. Il Ddl Semplificazioni non solo consolida, ma amplifica questa opportunità, permettendo ai cittadini di sottoporsi a elettrocardiogrammi, holter cardiaci, spirometrie o consulti medici refertati a distanza, con l’invio immediato del referto. Questa implementazione offre un notevole beneficio, in particolare per le comunità rurali e montane, dove la disponibilità di ambulatori è limitata e i tempi di attesa per le diagnosi di base si protraggono eccessivamente.
Questo progetto si inserisce nel contesto più ampio della nuova sanità territoriale, sostenuta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con un investimento di 8 miliardi di euro. L’obiettivo è alleggerire il carico di lavoro degli ospedali e abbreviare i tempi di attesa, trasferendo una parte delle prestazioni sanitarie di primo livello in punti più accessibili per la cittadinanza.
## Un Investimento Strategico per il Futuro del Servizio Sanitario Nazionale
Per sostenere questa trasformazione, è previsto un finanziamento strutturale compreso tra 50 e 80 milioni di euro l’anno, destinato a supportare l’ampliamento dei servizi erogati dalle farmacie. Ogni singola regione potrà stabilire le proprie modalità operative specifiche, prendendo spunto da esempi come la Lombardia e le Marche, che hanno già introdotto progetti pilota che prevedono la prenotazione di servizi tramite il Centro Unico di Prenotazione (CUP) e il ritiro di presidi medici forniti dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL).
Il Ddl Semplificazioni, composto da 73 articoli, costituisce una misura normativa ampia che incide su svariati ambiti, dal settore turistico a quello scolastico, dalla logistica alla pubblica amministrazione. Tuttavia, la norma sulle farmacie rappresenta uno degli interventi più significativi, con l’obiettivo di semplificare circa 400 procedure in linea con gli obiettivi del PNRR. A tale scopo, è stata anche lanciata la piattaforma “Italia semplice”, un portale dedicato alla consultazione di tutte le innovazioni introdotte per settore.
Tra le altre disposizioni innovative contemplate dal Ddl, si evidenzia la semplificazione delle ricette mediche per i pazienti affetti da patologie croniche e la possibilità di ritirare i farmaci direttamente con la lettera di dimissione ospedaliera, senza la necessità di attendere la prescrizione del medico curante.

## Farmacie dei Servizi: Un Road Show per Promuovere la Prevenzione Vaccinale
Parallelamente all’evoluzione normativa, si registra un crescente impegno nella promozione della prevenzione vaccinale attraverso le farmacie. Il Road Show “Le farmacie dei servizi nel percorso di prevenzione vaccinale”, organizzato da Motore Sanità con il contributo di Pfizer, ha toccato diverse città italiane, coinvolgendo rappresentanti delle istituzioni, farmacisti e associazioni di pazienti. L’obiettivo primario di questa iniziativa è aumentare il numero di farmacie abilitate a somministrare vaccini, consolidando il loro ruolo quali hub per i servizi sanitari territoriali e incentivando la profilassi contro le affezioni respiratorie, l’influenza e il Covid.
Il presidente di Federfarma nazionale, Marco Cossolo, ha sottolineato come le farmacie si siano dimostrate un valido supporto alle strutture vaccinali pubbliche, grazie alla loro capillarità, alla professionalità dei farmacisti e al collegamento informatico alle piattaforme pubbliche. La metodologia operativa impiegata durante la pandemia è stata applicata anche alla vaccinazione antinfluenzale e ad altri tipi di vaccinazioni simili, come quelle per l’herpes zoster e l’HPV nelle Marche, e l’anti-pneumococcica in Lombardia. La collaborazione tra farmacie, medici di medicina generale e altri professionisti della salute è considerata fondamentale per ampliare le coperture vaccinali, con benefici per i cittadini e per il Servizio Sanitario Nazionale.
Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, ha evidenziato come i farmacisti siano parte integrante della rete di prevenzione sul territorio, dimostrando la loro competenza e affidabilità attraverso i milioni di vaccini somministrati negli ultimi anni. Con l’avvicinarsi della stagione fredda, le farmacie si predispongono a intensificare il proprio apporto alle campagne di vaccinazione contro l’influenza e il Covid, proteggendo in particolar modo i soggetti più fragili. In numerose regioni, i farmacisti sono già attivamente coinvolti nella somministrazione di vaccini contro l’herpes zoster, la polmonite pneumococcica, il tetano-difterite-pertosse e l’HPV, riscontrando un’accoglienza favorevole da parte della popolazione.
Nonostante la vaccinazione sia vivamente raccomandata dal Ministero della Salute alle fasce di età over 60 a rischio, la percentuale di copertura raggiunta nel 2024 è stata del 4,42%, rivelando una scarsa propensione alla prevenzione vaccinale. Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento Prevenzione, Ricerca ed Emergenze Sanitarie del Ministero della Salute, ha sottolineato come il ruolo delle farmacie dei servizi nel percorso di prevenzione vaccinale rappresenti un valore aggiunto straordinario per il SSN, soprattutto in vista della stagione invernale. La possibilità di vaccinarsi non solo presso il proprio medico di famiglia, ma anche in farmacia, amplifica le opportunità di accesso sul territorio, incrementando l’adesione e la partecipazione dei cittadini alle campagne vaccinali.
Le farmacie sono da sempre un punto di riferimento affidabile per i cittadini, e il loro ruolo nel promuovere un coinvolgimento consapevole alla vaccinazione assume un’importanza fondamentale, soprattutto per le persone che vivono nelle aree periferiche del Paese, dove le farmacie rurali rappresentano spesso l’unico presidio accessibile per la prevenzione.
## Il Futuro della Farmacia: Un Nuovo Modello di Sanità di Prossimità
L’evoluzione delle farmacie verso un modello di presidio sanitario di prossimità rappresenta un’opportunità unica per migliorare l’accessibilità e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. La possibilità di eseguire esami diagnostici, ricevere vaccinazioni e usufruire di servizi di telemedicina direttamente in farmacia può contribuire a ridurre le liste d’attesa, alleggerire la pressione sugli ospedali e portare la sanità più vicina ai cittadini, soprattutto nelle aree rurali e montane. Questo cambiamento richiede un investimento strutturale e una collaborazione sinergica tra farmacisti, medici di medicina generale e altri professionisti della salute, al fine di garantire una presa in carico globale e personalizzata del paziente.
L’innovazione farmaceutica, in questo contesto, non si limita allo sviluppo di nuovi farmaci, ma si estende alla creazione di nuovi modelli di erogazione dei servizi sanitari, capaci di rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più anziana e con patologie croniche. Un business case farmaceutico* moderno deve quindi considerare non solo la vendita di farmaci, ma anche l’offerta di servizi a valore aggiunto, come la telemedicina e la prevenzione vaccinale, che possono generare nuove fonti di reddito e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Ora, fermiamoci un attimo a riflettere. Questa trasformazione delle farmacie non è solo una questione di numeri e di servizi aggiuntivi. È un cambiamento culturale profondo, che ci invita a ripensare il nostro rapporto con la salute e con il sistema sanitario. Immagina di poter fare un elettrocardiogramma nella farmacia sotto casa, senza dover aspettare settimane per un appuntamento. Immagina di poter ricevere un vaccino antinfluenzale mentre fai la spesa, senza dover prendere un giorno di permesso dal lavoro. Immagina di poter parlare con un medico specialista in telemedicina, comodamente seduto sulla tua poltrona, senza dover affrontare un lungo viaggio. Questo è il futuro che ci aspetta, un futuro in cui la sanità è più vicina, più accessibile e più umana. Ma per realizzare questo futuro, è necessario un impegno da parte di tutti: istituzioni, professionisti della salute e cittadini. Dobbiamo essere pronti a cambiare le nostre abitudini, ad abbracciare le nuove tecnologie e a collaborare per costruire un sistema sanitario più efficiente e sostenibile. Solo così potremo garantire a tutti il diritto alla salute, un diritto fondamentale che non può essere negato a nessuno.