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- In Puglia, 750 farmacie hanno erogato oltre 26.000 prestazioni.
- Il 70% delle richieste in Puglia riguarda l'holter cardiaco.
- Oltre 680 farmacie toscane attive per holter e supporto diabetici.
La farmacia dei servizi si sta rapidamente affermando come un elemento cruciale nel panorama sanitario italiano, fungendo da ponte tra i cittadini e il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questa evoluzione è particolarmente evidente in regioni come la Puglia e la Toscana, dove le farmacie stanno attivamente contribuendo a migliorare l’accesso alle cure e a ridurre i tempi di attesa.
L’impatto della farmacia dei servizi in Puglia
In Puglia, l’adesione alla farmacia dei servizi ha generato risultati tangibili in tempi brevi. Su un totale di 1.280 farmacie presenti sul territorio, circa 750 hanno partecipato attivamente, erogando oltre *26.000 prestazioni in meno di 100 giorni. Tra le prestazioni più richieste, erogabili su prescrizione del medico di famiglia, si distinguono l’elettrocardiogramma e, in particolare, i monitoraggi cardiaci e pressori prolungati (holter).
Il presidente di Federfarma Puglia, Vito Novielli, ha evidenziato come circa il 70% delle prestazioni richieste riguardi l’holter, sottolineando una carenza nell’offerta pubblica di tali servizi. La farmacia, in questo contesto, si propone come un valido alleato per ridurre le liste d’attesa e garantire un accesso più rapido alle cure.
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L’esperienza toscana: monitoraggio cardiaco e supporto ai diabetici
Anche in Toscana, le farmacie stanno giocando un ruolo chiave nell’erogazione di servizi sanitari. In particolare, hanno aderito a due progetti specifici: il monitoraggio dell’holter cardiaco e il supporto ai pazienti diabetici. In pochi mesi, oltre 600 farmacie hanno aderito all’iniziativa, con 438 coinvolte nel progetto di monitoraggio dell’holter cardiaco e 201 che hanno completato la formazione per offrire supporto ai pazienti diabetici.
Questo dato testimonia una forte sinergia tra la Regione e la rete delle farmacie, con l’obiettivo di avvicinare la sanità pubblica ai cittadini. La messa a disposizione di questi servizi nelle zone periferiche e nelle aree interne assume un’importanza speciale, riaffermando la funzione essenziale della farmacia come punto di riferimento sanitario sul territorio.

Un percorso integrato con il SSN
L’iter per l’erogazione di questi servizi è stato ideato per essere estremamente agevole ed efficace, garantendo una piena integrazione con il sistema sanitario.
Per quanto concerne l’holter cardiaco, il paziente prenota l’indagine diagnostica attraverso il Centro Unico di Prenotazione (CUP) regionale e si reca in farmacia per ritirare il dispositivo.
Una volta terminato il periodo di monitoraggio, i dati raccolti vengono trasmessi telematicamente alla Fondazione Gabriele Monasterio, dove un cardiologo specializzato si occupa di analizzare e redigere il referto, apponendovi la firma digitale e rendendolo disponibile all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico del paziente.
Questo approccio snellisce l’iter diagnostico e riduce la pressione sulle strutture ospedaliere. Riguardo al supporto per i pazienti affetti da diabete, le farmacie che hanno concluso il percorso formativo sono già attivamente impegnate nell’aiutare i pazienti con diabete di tipo 1 e 2 a rispettare scrupolosamente la terapia farmacologica.
La Farmacia Comunale n.5 “San Giuliano” ad Arezzo, ad esempio, ha aderito a un progetto sperimentale della Regione Toscana per rendere più rapidi e accessibili i servizi di prevenzione e monitoraggio della salute cardiaca. L’esame dell’Holter Cardiaco, che prevede l’applicazione di elettrodi per il monitoraggio dell’attività cardiaca per 24 ore, può ora essere prenotato direttamente dal CUP con richiesta del medico, in convenzione con il SSN a seconda della fascia di reddito.
Farmacia dei servizi: un futuro di prossimità e innovazione
I risultati ottenuti finora dalla farmacia dei servizi dimostrano il suo potenziale nel rispondere alle esigenze dei cittadini, semplificando l’accesso a esami e terapie e supportando la gestione di patologie croniche. Le farmacie si stanno affermando come un pilastro essenziale per rendere il sistema sanitario più efficiente e vicino alle persone. In Toscana, ad esempio, oltre 680 farmacie hanno aderito al protocollo regionale per l’attivazione dell’holter cardiaco e il monitoraggio dell’aderenza terapeutica nei pazienti diabetici. Di queste, 120 hanno già avviato il servizio di holter cardiaco, in particolare nelle aree rurali e interne, confermando il valore di prossimità del progetto.
Verso un nuovo modello di assistenza farmaceutica: riflessioni e prospettive
L’evoluzione della farmacia dei servizi rappresenta un cambiamento significativo nel panorama sanitario italiano. Non si tratta più solo di un luogo dove acquistare farmaci, ma di un vero e proprio presidio sanitario di prossimità, in grado di offrire una vasta gamma di servizi ai cittadini.
Una nozione base di innovazione farmaceutica e business case farmaceutiche applicabile a questo contesto è la “patient-centricity”, ovvero la centralità del paziente nel processo di cura.* La farmacia dei servizi, avvicinando i servizi sanitari ai cittadini, risponde proprio a questa esigenza, rendendo più facile l’accesso alle cure e migliorando la qualità della vita dei pazienti.
Una nozione più avanzata è quella di “value-based healthcare”, ovvero un modello di assistenza sanitaria basato sul valore, che mira a ottenere i migliori risultati possibili per i pazienti al minor costo possibile. La farmacia dei servizi, contribuendo a ridurre i tempi di attesa, a prevenire le complicanze delle malattie croniche e a migliorare l’aderenza terapeutica, può contribuire a creare un sistema sanitario più efficiente e sostenibile.
Riflettiamo: in un mondo in cui la popolazione invecchia e le malattie croniche sono in aumento, la farmacia dei servizi può rappresentare una risorsa preziosa per garantire un accesso equo e tempestivo alle cure per tutti i cittadini. Ma per realizzare appieno il suo potenziale, è necessario un impegno congiunto da parte delle istituzioni, dei professionisti sanitari e dei cittadini stessi. Solo così potremo costruire un sistema sanitario più vicino alle persone e più attento alle loro esigenze.