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- La corte dei conti ha condannato de luca per 609.000 euro di danno erariale.
- Le card potrebbero essere legate al pnrr della regione campania.
- Distribuzione tardiva solleva dubbi sull'utilizzo dei fondi pubblici.
Un’Onda di Polemiche e Accertamenti
La Guardia di Finanza ha avviato un’indagine approfondita presso l’Ifel, un istituto partecipato dalla Regione Campania, acquisendo documenti relativi alla recente distribuzione delle Covid Card ai cittadini. Questa azione fa seguito alle polemiche suscitate dalla consegna, avvenuta con un ritardo di quattro anni rispetto all’apice dell’emergenza pandemica. La vicenda ha radici nel 2021, quando il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, promosse l’iniziativa delle smart card per attestare la vaccinazione contro il Covid-19. Tuttavia, la Corte dei Conti ha condannato De Luca, lo scorso dicembre, per un danno erariale di 609.000 euro, ritenendo le card un inutile duplicato del Green Pass nazionale e, quindi, uno spreco di risorse pubbliche.
La distribuzione tardiva delle card ha sollevato interrogativi sull’utilizzo di ulteriori fondi pubblici e sulle finalità di tale operazione. Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, la “nuova vita” delle card sarebbe legata a un progetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) della Regione Campania sui servizi digitali, affidato all’Ifel. Si suppone che le tessere abbiano subito un potenziamento delle funzionalità per abilitare l’accesso a piattaforme digitali regionali. La dirigente dell’Ifel, Annapaola Voto, ha asserito che le schede sono state perfezionate per consentire la fruizione di servizi digitali in ambito sanitario, dei trasporti e formativo, nell’ottica di ottimizzare le spese.
La vicenda delle Covid Card ha scatenato reazioni politiche, in particolare da parte di Fratelli d’Italia. La deputata Imma Vietri ha definito l’iniziativa un “fallimento” e un tentativo maldestro di “riciclare” le card come strumenti di innovazione, al fine di coprire uno spreco già censurato dalla Corte dei Conti. Vietri ha rimarcato come le tessere fossero state etichettate quali “inutili doppioni del Green Pass” e come il loro rilancio, con la retorica della razionalizzazione della spesa, rappresenti un mero tentativo di salvare la facciata. Il senatore Antonio Iannone, commissario regionale del partito in Campania, ha criticato la gestione della sanità campana da parte di De Luca, definendola un “fallimento totale” e accusando lo spreco di risorse e l’inefficienza dei servizi, soprattutto per le fasce deboli.

Accertamenti Finanziari e Prospettive Future
Gli accertamenti della Guardia di Finanza mirano a fare luce sull’effettivo utilizzo dei fondi pubblici destinati al progetto delle Covid Card e sulle reali finalità della loro distribuzione tardiva. Le verifiche in corso convergono con quelle avviate nel 2023 riguardo la consegna delle credit card e con l’istruttoria che ha portato alla condanna in primo grado di De Luca. L’obiettivo è verificare se vi siano state irregolarità o sprechi di risorse pubbliche e se la “nuova vita” delle card sia effettivamente funzionale a un progetto di digitalizzazione dei servizi regionali, come sostenuto dall’Ifel.
La vicenda delle Covid Card rappresenta un caso emblematico di come un’iniziativa nata con buone intenzioni possa trasformarsi in un boomerang politico e finanziario. La condanna della Corte dei Conti e le indagini della Guardia di Finanza mettono in discussione la gestione delle risorse pubbliche e la trasparenza delle decisioni amministrative. Sarà fondamentale accertare la verità dei fatti e individuare eventuali responsabilità, al fine di garantire una gestione efficiente e responsabile dei fondi pubblici a beneficio della collettività.
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- Un vero spreco di denaro pubblico, quando......
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Le Implicazioni per l’Innovazione e la Digitalizzazione in Campania
Al di là degli aspetti giudiziari e politici, la vicenda delle Covid Card solleva interrogativi sul modello di innovazione e digitalizzazione adottato dalla Regione Campania. L’implementazione di servizi digitali attraverso smart card, sebbene possa apparire un’iniziativa lodevole, deve essere valutata attentamente in termini di costi-benefici e di effettiva utilità per i cittadini. È necessario garantire che tali progetti siano coerenti con le esigenze del territorio, che non duplichino servizi già esistenti e che siano realizzati in modo trasparente ed efficiente.
La digitalizzazione dei servizi pubblici rappresenta una sfida cruciale per il futuro della Campania, ma deve essere affrontata con una visione strategica e una gestione oculata delle risorse. È fondamentale investire in infrastrutture digitali, competenze digitali e servizi innovativi che rispondano realmente alle esigenze dei cittadini e delle imprese, evitando sprechi e duplicazioni. Solo in questo modo sarà possibile trasformare la Campania in una regione moderna, competitiva e inclusiva.
Un’Opportunità di Riflessione e Riforma
La vicenda delle Covid Card, al di là delle polemiche e degli accertamenti in corso, rappresenta un’opportunità per riflettere sul modello di innovazione e digitalizzazione adottato dalla Regione Campania e per avviare un processo di riforma della gestione delle risorse pubbliche. È necessario promuovere una cultura della trasparenza, della responsabilità e dell’efficienza, coinvolgendo tutti gli attori del territorio in un dialogo costruttivo e partecipativo. Solo in questo modo sarà possibile superare le criticità del passato e costruire un futuro migliore per la Campania.
Amici lettori, questa vicenda ci ricorda che l’innovazione farmaceutica e i business case ad essa collegati non sono solo una questione di tecnologia, ma anche di governance e di etica. Un concetto base è che ogni investimento in questo settore deve essere valutato attentamente in termini di costi-benefici e di impatto sociale. Un concetto più avanzato è che l’innovazione farmaceutica deve essere guidata da una visione strategica che tenga conto delle esigenze del territorio e delle specificità del sistema sanitario regionale. Vi invito a riflettere su come possiamo contribuire a promuovere un’innovazione farmaceutica responsabile e sostenibile, che metta al centro il benessere dei cittadini e la tutela della salute pubblica.