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- Katalin Karikó: comunicazione cruciale dopo la sfiducia durante il Covid-19.
- Circa il 30% degli studi mRNA è focalizzato sul cancro.
- 150 studi clinici usano mRNA per vaccini contro malattie infettive.
Un appello alla comunicazione scientifica e all’innovazione terapeutica
La scienziata Katalin Karikó, insignita del premio Nobel per la Medicina nel 2023 insieme a Drew Weissman per le loro scoperte fondamentali sull’RNA messaggero (mRNA), ha lanciato un appello accorato alla comunità scientifica. Il suo messaggio, risuonato durante un seminario all’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, sottolinea l’importanza cruciale di comunicare la scienza in modo accessibile al pubblico. Karikó, autrice di una biografia intitolata “Nonostante tutto. La mia vita nella scienza”, ha evidenziato come la mancanza di una comunicazione chiara e comprensibile abbia contribuito alla sfiducia nei confronti della scienza, soprattutto durante la pandemia di Covid-19.
La comunicazione scientifica come ponte tra laboratorio e società
Karikó ha evidenziato come gli studiosi siano stati concentrati nelle loro attività di laboratorio durante la pandemia; nel contempo però, l’informazione del grande pubblico avveniva prevalentemente tramite i social media. Qui si è sviluppata una fiorente diffusione di disinformazione e paure irrazionali. Secondo lei, è fondamentale che gli scienziati acquisiscano l’abilità di esprimere i risultati delle proprie ricerche in maniera sintetica e accessibile; questo permetterebbe alla popolazione generale non solo di riconoscere il valore intrinseco della ricerca scientifica ma anche di effettuare valutazioni consapevoli. A tal proposito, Karikó ha citato lo studio sulla Drosophila—il noto moscerino della frutta—il quale è spesso soggetto a malintesi da parte del pubblico a causa dell’assenza di esposizioni adeguate circa i suoi effetti positivi sulla salute umana.

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Le promettenti applicazioni terapeutiche dell’mRNA
Le scoperte di Karikó e Weissman hanno aperto la strada a una nuova era della medicina, con l’mRNA che offre un potenziale terapeutico inimmaginabile fino a pochi anni fa. Attualmente, sono in corso circa 150 studi clinici che utilizzano l’mRNA per sviluppare vaccini contro malattie infettive, tra cui virus, batteri (come la tubercolosi e la malattia di Lyme) e parassiti (come la malaria). Circa il 30% degli studi è focalizzato sul cancro, con l’obiettivo di sviluppare vaccini terapeutici personalizzati in grado di “educare” il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali. L’mRNA si sta dimostrando promettente anche nel trattamento di malattie rare e autoimmuni, come il lupus e la miastenia grave. Karikó ha sottolineato che l’mRNA può rendere le terapie più accessibili ed economiche, poiché consente all’organismo di produrre i propri farmaci proteici.
Un futuro di innovazione e collaborazione
L’imperativo di una scienza accessibile e trasparente
Katalin Karikó ha tracciato una via imperitura nella scienza e nella medicina contemporanea. La sua narrazione personale è costellata da tenacia e sforzo continuo, illustrando come fervore intellettuale e tenacia possano condurre a veri progressi innovativi. Il suo monito principale risiede nell’importanza vitale della comunicazione scientifica; infatti, in questi tempi segnati dalla diffusione capillare delle informazioni errate, diventa cruciale per gli studiosi l’onere di rendere comprensibile il proprio operato al grande pubblico affinché si possa instaurare uno spirito di fiducia reciproca ed edificare una cultura scientifica ben informata.
Innovazione farmaceutica, business case farmaceutiche:
Immagina l’mRNA non solo come semplice trasmettitore ma piuttosto quale portatore d’istruzioni cruciali indirizzate alle nostre cellule; questo rappresenta la linfa vitale dell’innovazione: offrire al nostro organismo i mezzi affinché possa prodursi autonomamente i propri medicinali.
Innovazione farmaceutica, business case farmaceutiche avanzata:
Adesso considera le possibilità derivanti dall’adattamento specifico di questa tecnologia ad ogni paziente singolarmente; ciò apre scenari affascinanti quali lo sviluppo mirato di vaccini progettati specificamente contro patologie tumorali o volti alla correzione delle anomalie genetiche esistenti. Si delinea un orizzonte innovativo per la medicina, nel quale la scienza e la tecnologia intrecciano le loro potenzialità al fine di sviluppare trattamenti altamente specifici ed efficaci.
Riflettendo su questa evoluzione, ci si interroga: quali possono essere i nostri contributi nella promozione di una cultura scientifica più consapevole e nella lotta contro la disinformazione?
- Recensione del libro autobiografico di Katalin Karikó, utile per approfondire.
- Sito ufficiale del Premio Nobel, per approfondire il premio a Karikó e Weissman.
- Sito ufficiale dell'Istituto Besta, sede del seminario di Katalin Karikó.
- Approfondimento sulle applicazioni dell'mRNA nelle terapie oncologiche avanzate.