E-Mail: [email protected]
- In Sardegna, 11 focolai e 1281 bestie colpite dalla malattia.
- Oltre 300 capi abbattuti in Sardegna a causa della dermatite.
- Vaccinazioni in atto su circa 300.000 capi in Sardegna.
- Monitorati oltre 8.600 animali spostati dalla Sardegna dal 1° aprile.
La situazione, inizialmente critica in Sardegna, si è estesa al Nord Italia, in particolare in Veneto e Lombardia, generando forte preoccupazione tra gli allevatori e mettendo a rischio la produzione lattiero-casearia.
Diffusione e Misure di Contenimento
La dermatite nodulare contagiosa si propaga attraverso insetti vettori come mosche, zanzare e zecche, rendendo il periodo estivo particolarmente favorevole alla sua diffusione. Dopo i primi focolai in Sardegna, dove sono stati abbattuti oltre 300 capi, un caso è stato confermato a Porto Mantovano, in Lombardia. Questo ha spinto il Ministero della Salute a istituire zone di protezione (20 km) e sorveglianza (50 km) che coinvolgono diverse province venete, tra cui Verona, Padova, Vicenza e Rovigo. In Sardegna si contano 11 focolai, di cui dieci in provincia di Nuoro e uno in provincia di Sassari. Le bestie colpite sono 1281, con 340 animali soppressi o morti naturalmente.
Le limitazioni allo spostamento del bestiame, indispensabili per arginare il contagio, stanno causando notevoli difficoltà operative alle aziende agricole, in particolare nelle aree della Bassa Padovana e della Bassa Veronese. Gli allevatori denunciano l’impossibilità di introdurre nuovi capi nelle stalle, con conseguenti ripercussioni sulla produzione.

- Ottima analisi, è fondamentale agire subito per salvare il Made in Italy! 👍......
- La situazione è grave, ma abbattere i capi è l'unica soluzione? 😡......
- E se invece di concentrarci sull'emergenza, investissimo in prevenzione? 🤔......
Impatto sul Settore Lattiero-Caseario
Il settore lattiero-caseario è particolarmente a rischio. Le restrizioni alla movimentazione del latte crudo e la necessità di pastorizzare il latte destinato alla produzione di formaggi freschi potrebbero ridurre significativamente la capacità produttiva delle aziende. Il timore è che gli allevatori siano costretti a destinare tutto il latte alla pastorizzazione, compromettendo la produzione di formaggi a latte crudo, eccellenze del Made in Italy come il Grana Padano e l’Asiago.
Tuttavia, il Ministero della Salute ha concesso deroghe per l’utilizzo del latte crudo proveniente da zone soggette a restrizioni, a condizione che sia destinato alla produzione di formaggi a lunga stagionatura come il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, e che siano rispettati precisi vincoli sanitari.
Richieste di Intervento e Misure Attuate
Confagricoltura Veneto ha sollecitato interventi urgenti da parte del Ministero e della Regione, richiedendo tra le altre cose una campagna vaccinale tempestiva e diffusa per contenere l’epidemia e proteggere un comparto essenziale per l’economia locale. In Sardegna, le vaccinazioni su circa 300.000 capi sono già in atto. Anche in Lombardia è stato elevato il livello di allerta al massimo grado.
L’amministrazione regionale sarda ha istituito un gruppo di lavoro tecnico-operativo con il compito di velocizzare le visite cliniche, l’abbattimento mirato dei capi infetti e lo smaltimento delle carcasse, individuando a tale scopo due impianti di categoria 1 situati nel Lazio e in Campania. Dal punto di vista finanziario, sono stati stanziati 5 milioni di euro come risarcimento regionale per compensare novanta giorni di blocco della movimentazione dei bovini, mentre la soppressione dei capi positivi rimane di competenza del Ministero della Salute con indennizzi calcolati sulla base delle tabelle ISMEA.
Verso una Strategia Coordinata e Sostenibile
La Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni ha accolto in maniera unanime la richiesta della Sardegna per una strategia congiunta che solleciti il Governo a creare un fondo speciale per tutelare l’intera filiera zootecnica italiana. La strategia a livello nazionale prevede la vaccinazione di tutti i bovini sardi, circa 300.000 capi, quale unica soluzione per frenare la diffusione. Il Ministero ha già avanzato una richiesta alla banca vaccini dell’Unione Europea e ha avviato le procedure per ottenere l’autorizzazione all’importazione e allo stoccaggio del vaccino.
La Commissione Europea ha confermato il blocco totale degli spostamenti di bovini dalla Sardegna verso il continente, una misura che il Ministero aveva precedentemente esteso all’intera isola. L’Unità Centrale di Crisi (UCC) ha inoltre monitorato oltre 8.600 animali spostati dalla Sardegna a partire dal 1° aprile e ha imposto visite cliniche su 900.000 bovini presenti nelle aree di sorveglianza (50 km) intorno al focolaio rilevato in Lombardia.
Innovazione Farmaceutica e Business Case: Oltre l’Emergenza, Verso la Resilienza
La crisi della dermatite nodulare contagiosa mette in luce la necessità di investimenti continui in innovazione farmaceutica e in modelli di business resilienti nel settore zootecnico. Una nozione base di innovazione farmaceutica applicabile a questo contesto è lo sviluppo di vaccini più efficaci e sicuri, capaci di garantire una protezione duratura e di ridurre la dipendenza da abbattimenti selettivi. Questo richiede un impegno costante nella ricerca e nello sviluppo, con il coinvolgimento di istituzioni scientifiche, aziende farmaceutiche e allevatori.
Una nozione avanzata riguarda invece l’implementazione di strategie di sorveglianza epidemiologica basate su tecnologie avanzate, come la genomica e la bioinformatica, per identificare precocemente i focolai e monitorare l’evoluzione del virus. Questo permetterebbe di intervenire in modo più mirato ed efficace, riducendo l’impatto economico e sociale della malattia.
La crisi attuale ci invita a riflettere sulla fragilità del nostro sistema zootecnico e sulla necessità di adottare un approccio più proattivo e integrato, che tenga conto non solo degli aspetti sanitari, ma anche di quelli economici, sociali e ambientali. Solo così potremo garantire un futuro sostenibile per il settore e proteggere la salute dei nostri animali e dei nostri consumatori.
- Comunicato stampa sull'unità di crisi per la dermatite nodulare bovina in Sardegna.
- Sito del Ministero della Salute, fonte ufficiale per informazioni sanitarie.
- Aggiornamenti sulle misure regionali contro la dermatite nodulare e i ristori.
- Aggiornamenti sulla dermatite nodulare contagiosa dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna.