E-Mail: [email protected]
- Nel 2023-2024, 136 farmaci classificati come critici per indisponibilità.
- La commissione Ue punta a risolvere entro il 2027.
- L'Ue dipende da paesi terzi per anestetici e farmaci oncologici.
Bruxelles si dichiara fiduciosa che le proposte legislative presentate negli ultimi anni tra cui la riforma farmaceutica e il critical medicines act possano apportare un cambiamento significativo e affrontare le sfide evidenziate dalla corte dei conti
*Riformulazione: L’esecutivo comunitario esprime ottimismo riguardo all’efficacia delle iniziative legislative introdotte di recente, quali la riforma del settore farmaceutico e la legge sui farmaci essenziali (Critical Medicines Act), nel generare un impatto notevole e risolvere le problematiche sottolineate dall’organo di controllo europeo.
*la commissione ricorda di aver gi implementato strumenti come la lista ue dei farmaci critici e la piattaforma europea di monitoraggio delle carenze *Riformulazione: La Commissione sottolinea di aver già introdotto meccanismi operativi come l’elenco dei farmaci giudicati cruciali per l’UE e un sistema di monitoraggio delle carenze a livello continentale.
—–
Allarme dalla Corte dei Conti Europea: Carenze Farmaceutiche ai Massimi Storici
La Corte dei Conti Europea ha lanciato un severo avvertimento riguardo alla crescente carenza di farmaci all’interno dell’Unione Europea, definendola un problema cronico che mette a rischio la salute dei cittadini. Nel biennio 2023-2024 si è assistito a un picco senza precedenti, con ben 136 farmaci classificati come critici per la loro indisponibilità. La situazione è aggravata dalla mancanza di un sistema efficace per gestire e risolvere tali carenze, esponendo i pazienti al rischio di non poter accedere a cure essenziali, dagli antibiotici ai farmaci salvavita.
Klaus-Heiner Lehne, membro responsabile dell’audit, ha sottolineato la necessità di affrontare le cause alla radice del problema, considerandolo una questione di autonomia strategica per l’UE. La Corte dei Conti sollecita una maggiore trasparenza dei dati, l’imposizione di obblighi vincolanti per l’industria farmaceutica e la creazione di una piattaforma unica di monitoraggio a livello europeo.
- Finalmente qualcuno che affronta seriamente il problema delle carenze farmaceutiche...👍...
- Trovo assurdo che nel 2024 l'UE debba affrontare una crisi di questo tipo...😡...
- E se invece di concentrarci solo sulla produzione, guardassimo alla domanda?...🤔...
La Risposta della Commissione Europea e le Iniziative in Corso
La Commissione Europea ha riconosciuto la gravità della situazione, definendo la lotta alle carenze farmaceutiche una priorità assoluta. Un portavoce dell’esecutivo comunitario ha evidenziato la complessità delle cause alla base delle carenze, che richiedono un approccio multifattoriale e la collaborazione tra Stati membri e attori del settore.
L’esecutivo comunitario esprime ottimismo riguardo all’efficacia delle iniziative legislative introdotte di recente, quali la riforma del settore farmaceutico e la legge sui farmaci essenziali (Critical Medicines Act), nel generare un impatto notevole e risolvere le problematiche sottolineate dall’organo di controllo europeo. La Commissione sottolinea di aver già introdotto meccanismi operativi come l’elenco dei farmaci giudicati cruciali per l’UE e un sistema di monitoraggio delle carenze a livello continentale.
Nonostante i progressi compiuti, la Corte dei Conti Europea ha sollecitato un quadro europeo più solido ed efficace, auspicando una rapida approvazione delle proposte legislative da parte del Consiglio e del Parlamento Europeo. La Commissione si impegna a collaborare strettamente con l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), le autorità nazionali e le parti interessate per rafforzare la catena di approvvigionamento europea e affrontare le cause profonde delle carenze.
Barriere alla Libera Circolazione e Dipendenza Esterna: Ostacoli al Mercato Unico dei Farmaci
La Corte dei Conti Europea ha evidenziato come le barriere alla libera circolazione dei farmaci all’interno dell’UE contribuiscano alle carenze e frenino la competitività europea. Nonostante l’esistenza di un mercato unico, persistono ostacoli che ne limitano il corretto funzionamento.

Klaus Heiner Lehne ha sottolineato come la dipendenza dell’UE da paesi terzi per la produzione e la fornitura di farmaci, inclusi anestetici, farmaci oncologici, ibuprofene e paracetamolo, esponga il blocco a rischi significativi. Questa dipendenza è particolarmente preoccupante in considerazione dell’invecchiamento della popolazione europea e della crescente domanda di cure.
La Corte dei Conti ha criticato la Commissione Europea per aver intrapreso misure limitate e tardive per affrontare il problema, sottolineando la necessità di un sistema europeo più integrato e coordinato. Si auspica che la Commissione intervenga entro la fine del 2027 per garantire la segnalazione tempestiva delle carenze all’EMA e per implementare misure adeguate per ripristinare l’approvvigionamento continuo di farmaci in caso di carenze critiche.
Verso un Futuro Farmaceutico Più Sicuro e Accessibile: Un Imperativo Strategico
La crisi delle carenze farmaceutiche rappresenta una sfida complessa che richiede un approccio olistico e una forte volontà politica a livello europeo. La salute dei cittadini non può essere compromessa da inefficienze burocratiche o da interessi economici divergenti. È imperativo che l’UE si impegni a garantire un accesso equo e tempestivo ai farmaci essenziali per tutti i suoi cittadini, rafforzando l’autonomia strategica e la resilienza della catena di approvvigionamento farmaceutica. Solo attraverso un’azione concertata e una visione lungimirante sarà possibile superare questa crisi e costruire un futuro farmaceutico più sicuro e accessibile per tutti.
Amici lettori, riflettiamo un attimo. L’innovazione farmaceutica non è solo una questione di nuove molecole e tecnologie all’avanguardia. Un business case farmaceutico moderno deve considerare anche la logistica e la distribuzione dei farmaci esistenti. Una nozione base di questo concetto è che un farmaco, per quanto efficace, è inutile se non arriva al paziente che ne ha bisogno.
Ma overjoyed. Una nozione avanzata ci dice che la vera innovazione sta nel creare un sistema resiliente, capace di anticipare e gestire le crisi, garantendo la continuità delle cure anche in situazioni di emergenza. Questo richiede un cambio di paradigma, una visione strategica che metta al centro il benessere del paziente e la sicurezza del sistema sanitario nel suo complesso. Non è solo una questione di soldi, ma di priorità e di valori*. Cosa siamo disposti a sacrificare per garantire la salute dei nostri cittadini? È una domanda che dobbiamo porci, oggi più che mai.