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- Dal 15 settembre 2025, più vaccini disponibili in farmacia.
- Investimento annuale stimato di 600.000 euro fino al 2028.
- Rimborso di 6,16 euro per ogni dose somministrata alle farmacie.
Un nuovo orizzonte per la prevenzione in Lombardia
La Regione Lombardia sta compiendo un passo significativo verso un sistema sanitario più accessibile e orientato alla prevenzione. A partire dal 15 settembre 2025, l’offerta di vaccinazioni nelle farmacie lombarde si è ampliata, includendo, oltre al vaccino antipneumococcico, anche le vaccinazioni contro difterite-tetano-pertosse e HPV. Questa scelta, approvata dalla Giunta regionale su suggerimento dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso, mira a fare della prevenzione una priorità e a renderla più accessibile ai cittadini. Tale misura deriva dai successi riscontrati durante un periodo di prova svolto nelle ATS della Brianza e della Val Padana.
L’accordo, che avrà validità fino al 31 marzo 2028, prevede un investimento annuale stimato di 600.000 euro e punta a coinvolgere circa 40.000 persone. L’intento primario è incrementare notevolmente le percentuali di vaccinazione, salvaguardando in modo particolare le categorie più vulnerabili della popolazione. Le farmacie, in questo scenario, si dimostrano un elemento chiave del Sistema Sanitario Regionale, operando come un vero e proprio “front-office” in grado di raggiungere ogni zona del territorio.
Modalità di erogazione e compensi per le farmacie
Le vaccinazioni saranno erogate secondo tre diverse modalità, pensate per venire incontro alle esigenze di tutti i cittadini: in regime SSN, completamente gratuite per le fasce d’età o categorie a rischio; con compartecipazione, dove una parte del costo è a carico del cittadino; e in totale solvenza, interamente a carico del cittadino. In ogni caso, le farmacie sono tenute a informare i pazienti sulle alternative gratuite o parzialmente coperte dal servizio sanitario nazionale.
La partecipazione delle farmacie all’iniziativa è volontaria, ma soggetta al rispetto di precise procedure operative. Tra queste, rientrano la verifica delle vaccinazioni già effettuate tramite la piattaforma regionale, la registrazione della somministrazione e la notifica all’ATS dell’avvenuta formazione del personale sanitario coinvolto. Per ogni dose somministrata, sia di vaccino antipneumococcico che antidifterite-tetano-pertosse e HPV, la farmacia percepirà un rimborso di 6,16 euro, che include tutte le fasi del processo vaccinale e le spese relative all’approvvigionamento dei dispositivi e dei materiali di consumo.

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Impatto e prospettive future
L’ampliamento dell’offerta vaccinale nelle farmacie lombarde rappresenta un’innovazione significativa nel panorama della sanità pubblica regionale. La capillarità delle farmacie, unita alla loro capacità di offrire un servizio di prossimità, può contribuire ad aumentare significativamente le coperture vaccinali, proteggendo la salute dei cittadini e riducendo il rischio di epidemie. La sperimentazione nelle ATS della Brianza e della Val Padana ha dimostrato la validità di questo modello, aprendo la strada a una sua estensione su tutto il territorio regionale.
L’iniziativa lombarda si inserisce in un contesto più ampio di attenzione alla prevenzione e alla promozione della salute. La Regione, infatti, ha da tempo avviato una serie di programmi e campagne di sensibilizzazione volti a informare i cittadini sull’importanza della vaccinazione e degli screening preventivi. L’obiettivo è quello di creare una cultura della prevenzione, in cui i cittadini siano consapevoli dei rischi per la salute e si impegnino attivamente per proteggersi.
Verso un futuro più sano: Riflessioni sull’innovazione farmaceutica e la prevenzione
L’iniziativa della Regione Lombardia rappresenta un esempio virtuoso di come l’innovazione farmaceutica possa integrarsi con modelli di business moderni per migliorare l’accesso alla prevenzione. L’ampliamento dell’offerta vaccinale nelle farmacie non è solo una questione logistica, ma un cambio di paradigma culturale. Si tratta di riconoscere il ruolo cruciale del farmacista come professionista sanitario di prossimità, capace di intercettare i bisogni dei cittadini e di offrire un servizio personalizzato e di qualità.
Un concetto base di innovazione farmaceutica in questo contesto è la “pharmaceutical care”, ovvero l’attenzione al paziente come individuo unico, con le sue specifiche esigenze e caratteristiche. Questo approccio si traduce in una maggiore aderenza alle terapie, in una migliore gestione delle patologie croniche e, in ultima analisi, in un miglioramento della qualità della vita. Un concetto più avanzato è quello di “value-based healthcare”, che pone l’accento sul valore dei servizi sanitari offerti, misurato in termini di risultati clinici e di soddisfazione del paziente. In questo senso, l’ampliamento dell’offerta vaccinale nelle farmacie può essere considerato un investimento in salute, in grado di generare benefici a lungo termine per la collettività.
Questa iniziativa ci invita a riflettere sul ruolo della prevenzione nella società moderna. Siamo davvero consapevoli dell’importanza di proteggerci dalle malattie infettive? Siamo disposti a investire tempo e risorse nella nostra salute? La risposta a queste domande determinerà il futuro del nostro sistema sanitario e la qualità della vita delle prossime generazioni. La Lombardia, con questa iniziativa, ha lanciato un segnale forte e chiaro: la prevenzione è un diritto di tutti e un dovere di ciascuno.
- Portale ufficiale della Regione Lombardia dedicato alle vaccinazioni e alla prevenzione.
- Delibera della Regione Lombardia che autorizza l'estensione delle vaccinazioni in farmacia.
- Pagina istituzionale su Guido Bertolaso, Assessore al Welfare di Regione Lombardia.
- Pagina di Wikivaccini (Regione Lombardia) sui vaccini offerti, inclusi HPV, difterite-tetano-pertosse.