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- Iniziativa che coinvolge oltre 436.000 individui in difficoltà sanitaria.
- Aumento della richiesta di farmaci del 8,45% rispetto all'anno precedente.
- Distribuiti oltre 600.000 farmaci grazie al supporto di Intesa Sanpaolo.
In Italia si sta registrando una crescente esigenza di medicinali destinati a supportare la popolazione in stato di povertà sanitaria. Quest’anno è stata calcolata dal Banco Farmaceutico una richiesta che supera 1 milione di medicamenti al fine di assistere oltre 300.487 individui, inclusivi di più di 100.000 minorenni. Un tale dato suggerisce un incremento pari all’8,45%. Tra i prodotti richiesti figurano analgesici, antipiretici, medicinali destinati all’infanzia, gocce oculari e integratori, fondamentali per garantire il benessere esistenziale degli individui. Il coinvolgimento di circa un terzo delle farmacie nazionali rivela l’intento solidale verso la soluzione del problema presente.
Il Ruolo di Intesa Sanpaolo nella Raccolta del Farmaco
Il ruolo di Partner Istituzionale è stato assunto da Intesa Sanpaolo nell’ambito della 25ª edizione delle Giornate di Raccolta del Farmaco. A partire dal 2016, l’istituto bancario ha attivamente sostenuto e promosso le attività del Banco Farmaceutico; questo intervento si è tradotto in un significativo potenziamento del sistema dedicato alla raccolta dei medicinali. Grazie a questa collaborazione sono state inaugurate ben 15 nuove sedi destinate alla raccolta in varie località italiane; nel complesso sono stati distribuiti più di 600.000 farmaci, raggiungendo circa 293.000 persone assistite. L’operato della banca abbraccia inoltre le reti costituite dalla Fondazione Banco Farmaceutico Ets: una rete integrata che include amministrazioni pubbliche, enti istituzionali, associazioni professionali, organizzazioni senza scopo lucrativo e volontari impegnati nelle farmacie locali. Questo sforzo sinergico intende recuperare i medicinali ancora validi al fine di destinarli a quanti versano in condizioni economiche difficili e necessitano urgentemente d’assistenza medica ma ne sono esclusi per mancanza delle risorse necessarie.
- Un grande passo verso la solidarietà sanitaria grazie... 😊...
- Trovo preoccupante che si debba ancora parlare di... 😕...
- E se questo modello fosse applicato su scala globale... 🤔...
Un Futuro di Solidarietà e Innovazione
Il progetto del Banco Farmaceutico illustra magistralmente in che modo la solidarietà, intesa quale valore universale, possa dar forma a relazioni profonde tra gli individui. Considerando lo scenario attuale contraddistinto da una sottile ma persistente povertà sanitaria, diventa imperativo appoggiare iniziative tese ad assicurare ai cittadini un accesso equo ai medicinali necessari. L’esempio illuminante dell’unione d’intenti fra Intesa Sanpaolo e il Banco Farmaceutico suggerisce chiaramente che perfino nel settore della solidarietà è possibile applicare logiche d’innovazione, incrementando così l’impatto positivo delle azioni caritatevoli.
All’interno  del panorama  dell’innovazione  in campo farmaceutico risulta imprescindibile afferrare quanto sia vitale il processo di ricerca per lo sviluppo di prodotti  terapeutici non  solo efficaci ma anche ampiamente  fruibili  sul mercato  globale.
Le industrie farmaceutiche sono costrette a  navigare  le complessità connaturate alla tensione fra esigenza  innovativa  ed accessibilità dei   propri presidi sanitari per ogni soggetto necessitante; punto fondamentale resta   pertanto il superamento  delle barriere economiche individuabili nei  vari contesti  sociali.
Emergono inoltre paradigmi evoluti riguardanti strategie commerciali   capaci di incorporare pratiche eticamente responsabili: attraverso  sinergie  con organizzazioni  non  lucrative ed entità governative si possono  dare  vita a progetti creativi disegnati specificamente sulle  istanze degli strati socialmente più fragili.
 Considerando queste    questioni,  si pone in  evidenza la  necessità di adottare un metodo integrato, il quale tenga conto non soltanto delle avanzate   tecnologie,  bensì anche  delle ripercussioni  socioculturali generate dalle operazioni nel settore farmaceutico.








